Mobile commerce in Italia: +255%. Il futuro dello shopping online è su smartphone e tablet

Valentina Brazioli

16 Novembre 2013 - 19:13

Mobile commerce: è boom in Italia per gli acquisti con smartphone e tablet. Lo dicono i dati di uno studio dell’Osservatorio eCommerce B2C condotto da Netcomm e dalla School of Management del Politecnico di Milano. Vediamo insieme i numeri di questo nuovo fenomeno.

Mobile commerce in Italia: +255%. Il futuro dello shopping online è su smartphone e tablet

La grave crisi economica non sembra aver coinvolto il mercato dell’e-commerce, anzi. E adesso anche in Italia è boom di mobile commerce: nel 2013, infatti, gli acquisti via smartphone sono passati dai 144 milioni del 2012 agli attuali 510 milioni di euro, facendo registrare un aumento pari addirittura al +255%. E’ quanto risulta dai dati di uno studio dell’Osservatorio eCommerce B2C condotto da Netcomm e dalla School of Management del Politecnico di Milano, che hanno fatto emergere la realtà di una nicchia di mercato promettentissima, pari già adesso al 4,5% delle vendite online nel nostro Paese. Senza dimenticare, poi, il settore degli acquisti via tablet, che fa ammontare complessivamente gli acquisti da dispositivi mobili al 12% del totale.

L’e-commerce in Italia

Numeri che fanno ben sperare, quindi, soprattutto perché riguardano un settore in cui siamo ancora drammaticamente indietro rispetto ai Paesi più avanzati: in Italia, infatti, l’e-commerce riguarda solo il 3% totale del commercio. A voler comunque considerare il bicchiere mezzo pieno, possiamo guardare con ottimismo alla crescita registrata dagli acquisti via internet con un bel +18% rispetto al 2012, per un ammontare complessivo di vendite di ben 11,3 miliardi di euro. Cresce in parallelo anche il numero dei web shopper nostrani: adesso hanno superato quota 14 milioni, raggiungendo quasi la metà dell’utenza totale di internet. Un incremento significativo, se pensiamo che nel 2012 erano addirittura due milioni di meno.

I settori in crescita e le peculiarità italiane

A registrare notevoli incrementi sono un po’ tutti i settori: segnaliamo un buon +30% nell’abbigliamento, ma anche una crescita del 20% per informatica ed elettronica. La parte del leone, però, la fa ancora il settore dei servizi, che rappresenta il 61% delle vendite (in cui spicca il +13% del turismo e il +14% nelle assicurazioni). Una peculiarità tutta italiana, quest’ultima: nei principali mercati stranieri, infatti, i prodotti prevalgono decisamente sui servizi.

L’e-commerce in Europa: Italia ancora indietro

E’ comunque da segnalare che l’Italia, nell’e-commerce, è ancora un po’ la Cenerentola d’Europa: il nostro striminzito 3% non può neanche lontanamente competere con il 14% dell’Inghilterra o con l’8% della Germania. Ma anche Paesi più vicini a noi - geograficamente e culturalmente - come la Francia (6%) e la Spagna (4,5%) possono darci lezioni nell’ambito del commercio via web. E questo ritardo rischia di penalizzare proprio i settori dell’eccellenza made in Italy: basti pensare a tutti i prodotti leader nell’alimentare o nel design che non hanno ancora una presenza commerciale online, perdendo così potenziali consumatori.

La speranza, quindi, è che la rinomata affezione degli italiani per i gadget tecnologici mobile, con particolare riferimento agli ormai indispensabili smartphone, possa fare da traino per l’intero settore dell’e-commerce nostrano.

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