Minori tasse ai ricchi non stimoleranno la crescita economica: Romney si sbaglia?

Daniele Sforza

18 Settembre 2012 - 17:02

Minori tasse ai ricchi non stimoleranno la crescita economica: Romney si sbaglia?

Meno tasse ai più ricchi non stimoleranno la crescita economica: a rivelarlo uno studio del Congressional Research Service, ovvero il centro di ricerca del Congresso degli Stati Uniti.

Lo studio del CRS

Ciò che accadrebbe, qualora fossero attuati sgravi fiscali per i più benestanti, rappresenterebbe una vera e propria débacle per il sistema democratico americano, con un divario sempre più ampio tra ricchi e poveri.
A quanto riporta l’analisi, che ha studiato il rapporto tra gli sgravi fiscali e la crescita economica dal 1945 a oggi, potrebbe valere invece la tesi contraria: ovvero, più tasse ai ricchi, più crescita per il Paese.
Secondo il Congressional Research Service, dunque, Romney si sbaglia di grosso: meno tasse ai più ricchi non incrementeranno affatto l’economia americana, non contribuiranno a far crescere l’occupazione, non stimoleranno la crescita. Uno studio che piomba pesantemente sulle elezioni USA 2012. Uno schiaffo ai repubblicani e una carezza ai democratici, hanno provocato questi dati, premiando la decisione di Obama di aumentare le tasse ai più benestanti.

Ma c’è chi non ci crede

Tuttavia, emergono già molti detrattori in proposito a questo studio: c’è chi infatti afferma che l’economia è una materia più complessa di quanto la si voglia far credere, e che il metodo di analisi del CRS si è basato principalmente su un approccio semplicistico.
Secondo diversi esperti, per dimostrare qualcosa di realmente concreto, bisogna infatti tenere conto anche di diversi contesti economici e politici in un determinato periodo, e cercare di comprendere quale tra questi è (stato) in grado di influenzare la crescita economica. In breve, non può solo l’imposizione fiscale essere un fattore unico e preponderante nell’influenzare la crescita economica in un determinato periodo.

Un’analisi fuorviante, dunque, quella del CRS, secondo i principali detrattori, per i quali i membri dell’upper-class, meno aggravati dal peso fiscale, potrebbero avere maggiori possibilità di investire e di stimolare quindi la crescita economica. Una contraddizione in termini però c’è, una contraddizione che è anche un rischio: quello di creare una classe chiusa che si scambia denaro, un serpente che si morde la coda autofagocitandosi, un cerchio chiuso ed elitario. Ma sotto quest’aspetto, la politica di Washington dovrà lavorare parecchio.

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