Dichiarazione dei redditi 2023 in scadenza per partite Iva e dipendenti: cosa fare entro il 30 novembre

Patrizia Del Pidio

24/11/2023

24/11/2023 - 16:18

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La dichiarazione dei redditi 2023 è in scadenza il 30 novembre 2023, termine ultimo per l’invio del modello Redditi Pf che serve anche a correggere il modello 730. Vediamo cosa fare.

Dichiarazione dei redditi 2023 in scadenza per partite Iva e dipendenti: cosa fare entro il 30 novembre

La dichiarazione dei redditi 2023 è alle sue battute finali e vede un data fondamentale nel 30 novembre che non è solo il termine ultimo per la scadenza della presentazione del modello Redditi Pf per partite Iva, ma è anche la data ultima per mettersi in regola con gli obblighi dichiarativi. Il 30 novembre, infatti, è una data fondamentale anche per lavoratori dipendenti e pensionati perchè segna il termine ultimo per ovviare a omissioni ed errori presenti nella dichiarazione presentata con il modello 730.

La scadenza del 30 novembre è da segnare sul calendario sia per autonomi e professionisti che per dipendenti e pensionati. I motivi dell’importanza di questa data sono essenzialmente tre e si possono riassumere nel seguenti punti:

  • entro questa data le partite Iva devono inviare all’Agenzia delle Entrate la propria dichiarazione dei redditi;
  • si possono correggere errori nel modello 730 precompilato (inviando un 730 correttivo nei termini);
  • dipendenti e pensionati che non hanno inviato il 730 entro il termine ultimo del 30 settembre possono regolarizzare la propria posizione inviando un modello Redditi Pf.

Vediamo di seguito le novità nei modelli delle dichiarazioni dei redditi 2022.

Il calendario della dichiarazione dei redditi

La scadenza per i modelli Redditi è dietro l’angolo: entro il 30 novembre va inviata la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate. Si tratta quindi della data conclusiva della stagione della dichiarazione dei redditi, a cui è stato dato il via con la messa a disposizione del modello 730 precompilato a partire dal 2 maggio 2023.

Si potevano modificare i dati precaricati dall’Agenzia delle Entrate a partire dall’11 maggio (sia del 730 che del modello Redditi). Sempre dalla stessa data era possibile anche inviare alle Entrate la propria dichiarazione, modificandola oppure accettandola senza modifiche.

Altra data importante per calendario della dichiarazione dei redditi era il 20 giugno. Si tratta della scadenza ultima che consentiva di annullare la dichiarazione caso di errori, trasmettendo un modello Redditi correttivo.

Infine, il modello 730 andava inviato entro il 2 ottobre 2023, visto che la data di scadenza del 30 settembre cadeva di sabato, mentre i modelli Redditi vanno trasmessi entro il 30 novembre. Si tratta di una data fondamentale per le partite Iva, quindi, ma non solo, visto che compilare i quadri RM, RS, RT e RW è obbligatorio anche per dipendenti e pensionati che nel corso del 2022 hanno percepito determinati tipi di reddito.

Dichiarazione dei redditi 2023 in scadenza il 30 novembre

La scadenza al 30 novembre della presentazione della dichiarazione dei redditi è previsto dal Dpr numero 322 del 1998.

L’invio è solo in modalità telematica e il contribuente può procedere in autonomia utilizzando il modello Redditi messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate o può avvalersi dell’ausilio di un professionista abilitato.

La stagione dichiarativa 2023, quindi, si avvia alla sua conclusione con la seconda scadenza dell’anno fissata al 30 novembre, che segue quella del 2 ottobre, termine ultimo per il 2023 per inviare il modello 730.

Chi invia il modello Redditi per la dichiarazione 2023?

Sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello Redditi entro il 30 novembre i titolari di partita Iva. Questo modello, infatti, è essenzialmente dedicato a questa fascia di contribuenti.

Il modello in questione prevede diverse tipologie di modelli, pensati appositamente dalle diverse categorie e nello specifico:

  • Modello Redditi Pf: per le persone ficiche;
  • Modello Redditi Enc: per enti non commerciali ed equiparati;
  • Modello Redditi Sc: per le società di capitali;
  • Modello Redditi Sp: per le società di persone.

I titolari di partita Iva hanno l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, indipendentemente dai redditi conseguiti, entro il 30 novembre 2023. Questo significa che i titolari di partita Iva sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi anche in presenza di zero redditi conseguiti.

L’utilizzo del modello Redditi 2023 non è previsto, però, solo per i titolari di partita Iva, visto che possono usarlo anche:

  • lavoratori dipendenti e pensionati che non hanno presentato il modello 730 entro il 2 ottobre 2023;
  • coloro che hanno conseguito, nel corso del 2022 di redditi soggetti a imposta sostitutiva, tassazione separata, plusvalenze che derivino da investimenti all’estero che vanno dichiarati con un modello Redditi aggiuntivo compilando solo i quadri Rm, Rs, Rt e Rw del modello Redditi.

Dichiarazione dei redditi, cosa cambia nel 2024?

Conclusa la stagione dichiarativa del 2023, si inizierà a guardare alla dichiarazione dei redditi 2024. Per il prossimo anno la prima grande novità riguarda la scadenza di presentazione della dichiarazione: sia per il modello 730 che per il modello Redditi la scadenza sarà unificata al 30 settembre di ogni anno.

Partite Iva, dipendenti e pensionati, quindi, dovranno presentare la dichiarazione dei redditi entro la stessa data e il modello Redditi, di fatto, non potrà più essere utilizzato per presentare la dichiarazione più tardi.

Un’altra novità di rilievo riguarda proprio il modello Redditi il cui utilizzo sarà limitato solo alle partite Iva, visto che l’utilizzo del modello 730 sarà ampliato e sarà utilizzabile anche da coloro che attualmente per la dichiarazione di determinati redditi devono usare i quadri Rm, Rs, Rt E Rw del modello Redditi. Quegli stessi redditi, che oggi ne sono esclusi, potranno essere dichiarati con il modello 730 già dal prossimo anno di imposta.

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