Mercato auto, in Europa è il peggior trimestre degli ultimi cinque anni

Luca Secondino

18 Aprile 2018 - 11:54

Il primo trimestre ha registrato risultati più deboli dal 2013. Il Regno Unito è il Paese più in calo.

Mercato auto, in Europa è il peggior trimestre degli ultimi cinque anni

Il mercato delle automobili in Europa è cresciuto nel 2017 ai livelli precedenti la crisi, ma l’inizio del 2018 non è stato all’altezza della ripresa.

Nel primo trimestre dell’anno le vendite hanno registrato il più basso risultato in cinque anni, un calo dovuto soprattutto alla cautela dei consumatori britannici preoccupati dalla Brexit che ha ostacolato il mercato nel secondo Paese più importante.

L’ACEA, che riunisce i costruttori europei, a gennaio aveva già previsto una crescita ridotta rispetto al 2017 dovuta sia ai nuovi obiettivi sulle emissioni di CO2 che all’incertezza politica ed economica della Brexit.

Mercato auto, in Europa il picco più basso in cinque anni

Secondo i dati ACEA, il primo trimestre si è concluso con +0,6% di immatricolazioni, un risultato negativo come non accadeva da cinque anni. Precisamente, il risultato ottenuto da gennaio a marzo 2018, è stato il secondo peggiore da quello del terzo trimestre del 2013, quando la crisi economica aveva fatto toccare al mercato automotive il segno meno, facendo scendere le immatricolazioni a -3,7%.

La flessione più importante c’è stata nel mese di marzo, con -5,2%, dove hanno pesato i cali di tre dei cinque mercati più importanti: Germania, Regno Unito e Italia. Sempre nel mese di marzo, sono andati giù otto dei dieci più grandi gruppi tra cui i peggiori sono stati Ford, FCA, BMW e Nissan.

Carlos Tavares, CEO di PSA, aveva già previsto la frenata del mercato puntando il dito soprattutto verso le politiche sulle emissioni di CO2, ribadendo che le difficoltà economiche a cui andranno inevitabilmente incontro le case automobilistiche europee attireranno gli investimenti dei colossi cinesi.

La Brexit pesa sul mercato automotive

Il calo del Regno Unito si è fatto sentire particolarmente: a marzo, le vendite sono crollate a -16%, e complessivamente nel trimestre a -12%.

Oltre che nell’inverno estremamente rigido, le cause vanno cercate nell’aumento della tassazione sui veicoli che è entrata in vigore dal mese di aprile dello scorso anno e nella Brexit, che continua a preoccupare i consumatori.

Ian Plummer di Auto Trader ha spiegato che l’attesa di un accordo tra Unione europea e Regno Unito sull’uscita dal mercato unico sta frenando anche le imprese che non riescono a programmare la crescita. Inoltre il crollo dei tassi di cambio ha ridotto le possibilità delle case automobilistiche di attirare clienti con offerte e agevolazioni.

Argomenti

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it