Mercati, il rischio delisting fa crollare le Big Tech cinesi

Pierandrea Ferrari

26 Marzo 2021 - 14:10

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Le Big Tech cinesi quotate sia a Wall Street che ad Hong Kong, da Alibaba a Baidu, hanno bruciato miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato dopo che la SEC ha adottato delle nuove misure volte a rimuovere alcuni titoli stranieri dalla piazza finanziaria USA.

Mercati, il rischio delisting fa crollare le Big Tech cinesi

La SEC affonda i titoli delle Big Tech cinesi, da Alibaba a Baidu.

Negli ultimi tre giorni i colossi tecnologici del Dragone hanno bruciato circa 60 miliardi di dollari di market cap dopo che l’ente di vigilanza USA ha adottato delle nuove misure per accelerare il delisting delle società straniere quotate a Wall Street che non rispettano la normativa statunitense di auditing.

Una sorta di scure sui giganti cinesi - esposti in diversa misura al provvedimento della SEC - che affonda le sue radici nella proposta di legge (la Holding Foreign Companies Accountable Act) avanzata dall’ex presidente Donald Trump sul finire dello scorso anno.

Crollano le Big Tech cinesi con il rischio delisting

Un terremoto, dunque, con buona pace per i (tanti) osservatori che prefiguravano un cambio di rotta degli Stati Uniti nei confronti della Cina con il nuovo corso Dem della Casa Bianca.

La SEC, che nel frattempo sta portando avanti anche un’inchiesta sulle SPAC, ha riacceso il motore dell’impianto normativo dell’ex amministrazione repubblicana e getta ombre sul futuro dell’impero cinese a Wall Street.

Le società che potrebbero essere estromesse con la nuova stretta legata alla normativa USA di auditing – ma la SEC chiederà anche maggiori delucidazioni sulla composizione dei Cda, con focus sui dirigenti vicini al regime di Pechino – appartengono all’universo tech del Dragone e sono quotate sia sul mercato statunitense che sulla piazza di Hong Kong.

E il rischio delisting, ancora solo sussurrato, è bastato per far colare a picco i titoli che potrebbero essere interessati dai nuovi provvedimenti della SEC. L’indice Hang Seng si è schiantato, ma a guadagnarsi i titoloni sono soprattutto le perdite di market cap aggregate degli ultimi tre giorni: 60 miliardi di dollari mal contati, con Alibaba che ha visto la sua capitalizzazione di mercato sbriciolarsi di 39 miliardi, contro i 13,8 di Baidu (fresca di Ipo), i 3,9 di JD.com e i 3,5 di NetEase.

Pesa anche la stretta antitrust in Cina

Ma i grattacapi per i colossi tech cinesi non finiscono qui. Pechino sta continuando ad imprimere la sua stretta antitrust per frenare le ambizioni dei grandi player del paese, con Tencent e Ant Group (per quest’ultima Ipo ancora congelata) che negli ultimi tempi hanno fatto alcuni passi avanti per conformarsi alle richieste del Governo centrale.

E non aiuta nemmeno il recente irripidimento della curva dei tassi dei bond, potenzialmente dannoso per la categoria dei titoli growth alla quale buona parte dei giganti tecnologici appartiene.

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