Mercati oggi: Asia in ritirata, petrolio cade su nuovi timori

Violetta Silvestri

13/08/2021

25/10/2022 - 11:58

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I mercati si muovono deboli oggi in Asia: i principali indici cinesi e non solo scivolano in un sentiment poco rassicurante. Intanto, Wall Street segna nuovi picchi, mentre il petrolio cade.

Mercati oggi: Asia in ritirata, petrolio cade su nuovi timori

Mercati oggi: Borse asiatiche in rosso in questa chiusura di settimana.

La maggior parte dei mercati azionari in Asia sembra ignorare i massimi record raggiunti in altre parti del mondo, registrando un calo già nelle prime contrattazioni.

La diffusione della variante Delta e i limiti normativi cinesi stanno frenando il sentiment, nonostante i picchi di chiusura a Wall Street.

Intanto, torna a soffrire anche il petrolio, con prezzi al ribasso dopo che l’AIE ha espresso previsioni cupe sulla domanda di greggio.

Che succede oggi nei mercati?

Mercati: l’Asia frena, i motivi sono in Cina (e non solo)

Alle ore 8.05 il Nikkei perde lo 0,07% e gli indici Shenzhen e Shanghai vanno in rosso, scambiando rispettivamente a -0,99% e a -0,54%.

Giù anche il Kospi della Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan: tutte e tre le piazze finanziarie stanno perdendo oltre l’1%.

A muovere in territorio negativo le Borse asiatiche c’è innanzitutto la Cina. Pechino ha annunciato un piano quinquennale nel quale prevede la politica di stretta normativa su settori cruciali: dalla tecnologia alla produzione di farmaci e cibo, fino all’istruzione e alla sicurezza.

Questo significa che il Governo del dragone intensificherà i controlli sulle big tech e sui colossi nazionali in nome della sicurezza dei dati e delle misure anti-monopolio, gettando incertezza tra gli investitori.

Inoltre, la diffusione del Covid non dà tregua e rischia di esacerbare le difficoltà economiche: in Cina, i porti di Shanghai e Ningbo sono stati chiusi per contagi. Ora si teme un ulteriore strozzatura dell’approvvigionamento.

Le azioni asiatiche continuano a lottare poiché le vaccinazioni sono in ritardo e la variante Delta ostacola la riapertura economica della regione. Al contrario, l’Europa e gli Stati Uniti sono andati avanti con le vaccinazioni.

Wall Street positiva, aspettando la Fed

I futures sulle azioni statunitensi oscillano, dopo che l’S&P 500 ha raggiunto un nuovo picco e il Nasdaq 100 è salito.

Gli ultimi dati statunitensi hanno mostrato che i prezzi pagati ai produttori a luglio sono aumentati più di quanto previsto dagli economisti, suggerendo che l’incremento dei costi delle materie prime e le strozzature dell’offerta stanno ancora aggiungendo pressioni inflazionistiche per le aziende.

Le richieste di disoccupazione iniziali sono diminuite per una terza settimana e i prezzi delle case sono aumentati di un record.

Il dollaro è stabile, rimanendo vicino al suo livello più alto in quattro mesi contro un paniere di valute mentre gli investitori cercano ulteriori suggerimenti dalla Federal Reserve sui suoi piani per ridurre lo stimolo monetario.

Prezzo del petrolio torna a scendere

Il petrolio viaggia con perdite di circa l’1% nelle quotazioni Brent e Wti.

Il greggio è ripiombato nell’incertezza anche a seguito delle previsioni più cupe dell’AIE. L’organizzazione ha aggiornato al ribasso le stime di domanda dell’oro nero, prevedendo livelli pre-pandemici nel 2022, non più nell’anno in corso.

La variante Delta, combinata con il ritorno all’aumento di produzione deciso dall’OPEC non ha giovato alle quotazioni. A luglio, stando ai calcoli AIE, il consumo di petrolio è calato di 120.000 barili.

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