Mercati 2017: il modello del “settimo anno” preannuncia un nuovo crollo dei mercati nei prossimi mesi.
Il mercato azionario potrebbe vedere il suo rialzo da record di inizio 2017 seguito da un eventuale crollo nella seconda metà dell’anno. La pensa così l’analista tecnico Clif Droke nella sua ultima intervista per Financial Sense.
La crisi del dei sette anni, anche per i mercati, sarebbe in arrivo. Secondo i dati storici, il settimo anno dei vari decenni ha sperimentato un rialzo significativo nei primi mesi per poi crollare in autunno.
"Nel settimo anno della maggior parte dei decenni, tendiamo a vedere una forza sorprendente nelle azioni, in particolare nel periodo da marzo a luglio - è qui che il potenziale di rialzo è il migliore in assoluto per l’azionario",
ha dichiarato Droke.
Tuttavia, avverte, ciò che sale deve scendere, e Droke si aspetta un calo intorno a ottobre in seguito a un nuovi massimi in piena estate. In alcuni modelli tipici del “settimo anno”, la forza della discesa a volte può diventare un vero e proprio crollo.
Il mercato, secondo l’analista, rispetterà il copione nel 2017.
Droke ha dichiarato quanto segue in una recente nota:
Crolli, mini-crolli e panico sono abbastanza comuni nel settimo anno (come successo, ad esempio, a settembre 1987, ottobre 1997, febbraio/agosto 2007). E ci farà bene tenerlo ben in mente mentre entriamo in quello che promette essere un anno pieno di straordinarie opportunità per fare soldi nel mercato azionario - in entrambe le direzioni.
Droke ha spiegato come le politiche economiche di Trump siano incoraggiando gli investitori privati a puntare sulle azioni, in particolare quelli che hanno preferito tenere al sicuro i propri contanti negli ultimi 8 anni sotto Obama.
"Gli investitori si stanno lentamente muovendo verso l’idea che se vogliono un ritorno sul proprio denaro, devono entrare nel mercato azionario".
Dalle Elezioni USA 2016 dello scorso novembre, sono quasi 46 i miliardi di dollari che sono defluiti in fondi azionari statunitensi.
Sul fronte della sostenibilità del rialzo attuale del mercato azionario, ci è utile guardare al “New Economy Index”, che è una media semplice dell’andamento delle azioni di società statunitensi di grandi dimensioni, legate alle vendita al dettaglio e sensibili all’andamento dell’economia. Attualmente, l’indice è ai massimi record e non sta dando alcun segnale di pericolo.
L’indice non solo riflette una grande forza nell’economia degli Stati Uniti, ma suggerisce anche che questa forza potrebbe continuare nei prossimi mesi.
Lo spettro di un nuovo aumento dei tassi di interesse non dovrebbe smorzare l’impulso rialzista di quest’anno, secondo l’analista. Stando il modello "K-Wave", i prezzi e altri indicatori possono essere tracciati sulla base di un ciclo di 60 anni. Secondo tale modello, i tassi di interesse hanno toccato il fondo nel 2014, quindi dovremmo aspettarci degli aumenti dei tassi quest’anno.
Tuttavia, l’aumento simultaneo dei prezzi delle azioni dovrebbero disinnescare eventuali pericoli posti dalla reazione dei mercati al rialzo dei tassi della Fed. Infatti, della mossa al rialzo della Federal Reserve potrebbero beneficiare gli investimenti nel settore immobiliare dato che i potenziali acquirenti di case si affretteranno a bloccare in tassi sui mutui vicini ai minimi storici.
"Il timore tra gli investitori che l’aumento dei tassi di interesse possa essere un freno al mercato toro è prematuro",
ha detto Droke.
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