Art Cashin di UBS elabora le sue previsioni per il 2016: come affronteranno il nuovo anno i mercati USA? Ecco alcune ipotesi.
Le previsioni 2016 per i mercati USA non mostrano un quadro positivo. Prendendo in considerazione l’imminente rialzo dei tassi d’interesse della Fed, i prezzi del petrolio vicini a minimi storici e un 2015 caratterizzato da una certa instabilità, il 2016 si preannuncia come un anno impegnativo.
Nella sua intervista di fine anno, il direttore dei servizi finanziari di UBS Art Cashin ha elaborato delle previsioni su ciò che gli investitori possono aspettarsi nel 2016 dai mercati statunitensi, sottolineando anche quello che ha caratterizzato il 2015.
Mercati USA, un 2015 “sulle montagne russe"
Il 2015 è stato un anno volatile per l’indice S&P 500- nonostante sia ora quasi piatto- e di enormi disparità tra settori, come dimostrano gli acquisti aggressivi da parte degli investitori nel petrolio in quattro diversi cali del mercato che si sono conclusi con dei fallimenti. Anche i giganti retail sono finiti in un enorme buco nero, con Macy’s, Michael Kors e Kate Spade che sono calati del 40% e i grandi magazzini Nordstrom e Kohl che sono ugualmente in forte calo.
Ma ci sono stati anche degli avvenimenti positivi: le azioni del comparto automobilistico, tra cui O’Reilly e Autozone, sono aumentati di oltre il 20%, aziende di complementi d’arredo come Lowe e Home Depot avevano forti proiezioni e i rivenditori online Amazon e Netflix hanno avuto un grande anno, evidenziando quindi una domanda di altri beni di consumo rispetto all’abbigliamento.
"Il 2015 è stato caratterizzato da un andamento da montagne russe
ha dichiarato Cashin.
"Questo è stato uno dei mercati più difficili che abbia mai visto in 50 anni. Ho trascorso molto tempo cercando di immaginare quali azioni avrebbero portato a determinate reazioni e come le cose si sarebbero sistemate. Nelle scorse settimane però non tutto è andato come pensavo.”
Mercati USA, la recessione potrebbe continuare nel 2016
Cashin ha sottolineato come una persistente forza del dollaro potrebbe portare a una riduzione dei profitti anche nel 2016. Quest’anno il dollaro forte ha infatti pesato sui guadagni delle multinazionali.
"Ci saranno pressioni sui margini di profitto, che naturalmente porteranno a ulteriori pressioni sugli utili. I ricavi continueranno a essere un problema: in molti hanno perso sui ricavi, ma sono riusciti comunque a gestire i propri rendiconti finanziari. Ovviamente la pressione nel 2016 sarà per questo motivo ancora maggiore”
ha dichiarato Cashin.
Mercati USA, previsioni 2016: petrolio protagonista
Nessun altro fattore ha dominato il mercato azionario del 2015 come il petrolio. Le azioni sono crollate quando il rally del petrolio non è riuscito a durare a febbraio, sono salite quando il prezzo del petrolio è aumentato ad aprile e maggio e sono crollate di nuovo quando il petrolio ha toccato nuovi minimi nei mesi di luglio e agosto. Nell’ultima settimana il petrolio è sceso sotto i $40 al barile, fermandosi poco sopra i minimi registrati nel 2009.
Il settore dell’energia è sceso di una percentuale vicina al 20% nel 2015, con le due aziende Exxon e Chevron, che fanno parte dell’indice Dow Jones, scese quasi della stessa percentuale.
"Il mio istinto mi dice che questo settore rimarrà basso durante il primo trimestre del prossimo anno"
ha detto Cashin.
"Dovranno ridurre tutto all’osso per tenere al sicuro i dividendi. Non ci sarà nessun nuovo investimento in grande varietà di settori. Il petrolio rimarrà debole nella prima parte del 2016 e poi si inizieranno a vedere i primi produttori fuori dal mercato; quelli che non si preoccupano dei dividendi, ma vivono alla giornata, crolleranno."
Mercati USA, a incidere il probabile aumento dei tassi della Fed
Il mercato ha trascorso gran parte del 2015 ad analizzare i dati economici, chiedendosi se la Fed avrebbe finalmente rialzato i tassi per la prima volta in quasi un decennio. A seguito di risultati forti da parte del mercato del lavoro e dell’opinione favorevole al rialzo di molti membri del Federal Open Market Committee (FOMC), le aspettative sono di un aumento dei tassi. Cashin si aspetta che quando il rialzo sarà effettivo, la crescita sarà molto lenta e il mercato sembra essere d’accordo.
"Il mercato dei futures sui Fed funds, con scadenza dicembre 2016, mostra un tasso sui Fed al di sotto dell’1%; nonostante tutto ciò che è stato detto su un rialzo che sarà graduale, la maggior parte dei mercati non crede evidentemente che sarà questo il quadro futuro"
ha detto Cashin.
Perché tali basse aspettative per una strada in discesa?
Cashin pensa che l’incertezza economica, una Cina che mostra segni di rallentamento e un dollaro forte siano tutti fattori che contribuiscono a questa visione poco ottimistica.
"Probabilmente le persone pensano che questa economia sia ancora talmente debole e talmente instabile che quando la Fed farà la sua mossa, non saprà comunque quali risultati potrà ottenere"
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