Mercati: cosa aspettarsi dalle elezioni in Germania

Riccardo Lozzi

24 Settembre 2021 - 12:00

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Quali conseguenze sui mercati obbligazionari e sulle Borse europee con la composizione del primo Governo post-Merkel? I possibili scenari delle elezioni in Germania 2021.

Mercati: cosa aspettarsi dalle elezioni in Germania

Tra poco più di 48 ore si avranno i risultati ufficiali delle elezioni in Germania 2021. Per il Paese tedesco si tratta di una delle votazioni più importanti della storia contemporanea, poiché i cittadini, dopo 16 anni di Governo, sono chiamati a scegliere il successore di Angela Merkel per il ruolo di Cancelliere.

Una svolta epocale quella a cui si appresta Berlino, la quale avrà anche conseguenze sulla finanza europea e globale. I mercati sono infatti tra gli spettatori più interessati all’evento, ansiosi di capire nelle prossime ore cosa aspettarsi dall’esito delle elezioni in Germania.

Gli ultimi sondaggi danno la SPD come prima forza politica al 25%, seguito dal partito della Merkel, CDU/CSU, al 23%. I Verdi si attestano invece su una percentuale di consenso del 16,5%.

Seguono i Liberali all’11%, mentre le liste più radicali AFD e Linke, rispettivamente di estrema destra ed estrema sinistra, sono ferme al 10% e al 6%.

Mercati, cosa aspettarsi dalle elezioni in Germania

Queste rilevazioni sulle intenzioni di voto sembrano tranquillizzare notevolmente chi temeva negli ultimi anni una crescita vertiginosa dei partiti populisti ed estremisti, i quali avrebbero potuto sconvolgere le Borse di tutto il mondo.

Tuttavia, visto il sistema tedesco proporzionale, la nuova maggioranza di Governo rischia di essere molto incerta e la sua composizione potrebbe essere realizzata in tempi molto lunghi.

I possibili scenari vedono da un lato la riproposizione di una Grosse Koalition tra socialdemocratici e cristiano-democratici, con Olaf Scholz nel ruolo di cancelliere; dall’altro la “coalizione semaforo”, con i Verdi e i Liberali a sostegno del leader della SPD.

La composizione del prossimo Governo tedesco

Nel primo caso si assisterebbe a una sostanziale continuità dell’azione dell’esecutivo. Scholz è infatti vicecancelliere e ministro delle Finanze di Angela Merkel. Per questo motivo si potrebbe ipotizzare un lieve spostamento a sinistra verso una politica economica sociale, senza però particolari stravolgimenti.

Le cose potrebbero cambiare con la seconda alleanza. Senza la CDU/CSU, i socialdemocratici, i verdi e i liberaldemocratici potrebbero essere meno rigorosi nel controllo della spesa pubblica, emettendo nuovo debito e nuovi Bund, i quali attualmente restituiscono agli investitori un tasso di interesse negativo a causa della loro penuria sul mercato.

In previsione di questa possibilità, alla fine di agosto, quando si è registrato il sorpasso di Scholz nei confronti del leader cristiano-democratico Laschet, si è assistito al valore massimo negli ultimi tre mesi dei titoli di Stato decennali, che hanno toccato quota -0,25%.

Le conseguenze sulle Borse europee

Oltre al mercato obbligazionario interno, un Governo meno rigoroso potrebbe influenzare a livello finanziario anche gli altri Stati membri. Potrebbero quindi trarre dei vantaggi, in termini di guadagni nei mercati azionari, i Paesi dell’Europa meridionale, in primis Italia e Spagna.

Infatti, diversi analisti sono pronti a scommettere su un atteggiamento “più indulgente” da parte di Olaf Scholz rispetto ad Angela Merkel sulla finanza e sul debito pubblico dell’Unione.

Inoltre, con i Verdi nella coalizione, le azioni della finanza sostenibile potrebbero registrare un notevole balzo in avanti. In ogni caso, secondo molti osservatori, conviene scommettere su questi titoli, poiché la questione climatica sembra mettere d’accordo tutti i partiti dell’intero arco costituzionale tedesco.

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