Mercati: azioni scivolano sui timori per la ripresa. Si attende la BCE

Violetta Silvestri

28 Ottobre 2021 - 08:35

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Mercati in rosso negli scambi asiatici e Wall Street più cauta si allontana dai picchi record: gli investitori tornano a temere tutte le incognite della ripresa economica. In focus la BCE.

Mercati: azioni scivolano sui timori per la ripresa. Si attende la BCE

Mercati oggi: le azioni asiatiche perdono terreno tra le preoccupazioni che la ripresa dalla pandemia rallenterà e che l’inflazione elevata costringerà a una politica monetaria più restrittiva.

Sotto i riflettori oggi c’è la BCE, che si incontra a Francoforte. Christine Lagarde potrebbe dare nuove e più chiare indicazioni sui prezzi in aumento e sul futuro degli stimoli, oltre a soffermarsi sul potenziale rialzo dei tassi (ma non sono attesi cambiamenti nella politica monetaria).

In generale, le azioni globali stanno scendendo dai picchi record e anche gli utili societari iniziano a mostrare i segnali di debolezza provenienti da colli di bottiglia e prezzi alle stelle.

In questo scenario, che succede oggi nei mercati?

Mercati oggi: l’Asia va in rosso, clima di incertezza

Alle ore 8.18 circa, il Nikkei perde lo 0,87% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai sono in diminuzione dello 0,67% e dello 0,91%. Hong Kong oscilla sulla parità.

A Wall Street durante la notte, l’S&P 500 ha perso lo 0,51% dal massimo storico di martedì, anche se il Nasdaq ha chiuso poco cambiato, grazie ai forti guadagni di Microsoft e della società madre di Google Alphabet.

Tuttavia, i rapporti sugli utili stanno anche mostrando che i più grandi produttori statunitensi, tra cui General Motors, General Electric, 3M e Boeing devono affrontare problemi logistici e costi più elevati a causa di strozzature dell’offerta che probabilmente persisteranno nel prossimo anno. GM ha perso il 5,4% dopo il rilascio degli utili di mercoledì.

In Asia, il produttore di robot giapponese Fanuc è crollato dell’8,5% mentre il conglomerato IT Fujitsu ha perso il 9,8% poiché i suoi conti hanno mostrato un impatto maggiore del previsto dalla carenza di chip.

Anche i rischi derivanti dal rallentamento del mercato immobiliare cinese e dalla stretta normativa cinese sono ancora al centro dell’attenzione.

BCE e banche centrali protagoniste

I trader guardano con attenzioni alle mosse delle banche centrali. Oggi va i scena la BCE, dalla quale però non ci si aspettano cambiamenti nella linea tenuta finora. Piuttosto, saranno pesate le parole di Lagarde su inflazione, rialzo potenziale dei tassi, futuro del PEPP.

Con l’interruzione dell’offerta globale che alimenta le preoccupazioni sull’inflazione, gli investitori stanno valutando se le banche centrali del mondo cercheranno di ridurre più rapidamente le loro generose misure di stimolo.

La Bank of Canada ha concluso il suo allentamento quantitativo prima del previsto e ha segnalato che potrebbe aumentare i tassi di interesse prima di quanto si pensasse, non appena nell’aprile 2022.

L’azione della BoC ha alimentato le aspettative che anche la Federal Reserve statunitense potrebbe muoversi più rapidamente verso rialzi dei tassi.

Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a due anni è salito fino allo 0,528%. Al contrario, i rendimenti a più lungo termine sono scesi in parte poiché è probabile che una politica monetaria più restrittiva possa domare l’inflazione lungo la strada.

I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono scesi all’1,545%, rispetto al picco su cinque mesi dell’1,705% toccato una settimana fa. In evidenza anche il crollo dei rendimenti dei Gilt britannici dopo che il Governo ha ridotto le previsioni di prestito più del previsto.

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