Mercati oggi: l’Asia in ripresa, petrolio ai massimi dal 2018

Violetta Silvestri

3 Giugno 2021 - 08:31

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Mercati oggi positivi, con l’Asia in recupero nonostante resti alta l’allerta inflazione e il rischio tapering. In primo piano importanti dati USA tra oggi e domani, che succede?

Mercati oggi: l’Asia in ripresa, petrolio ai massimi dal 2018

Mercati oggi: azioni asiatiche per lo più in rialzo e contratti azionari statunitensi stabili.

Gli scambi viaggiano in un ritrovato territorio positivo, superando le valutazioni sui nuovi colloqui USA-Cina e sui commenti della Federal Reserve relativi a una potenziale riduzione dello stimolo.

Si attendono primi segnali economici importanti oggi con alcuni dati USA sull’occupazione, che affiancati a quelli di domani potranno dare indicazioni sulle potenziali decisioni Fed. Mentre l’inflazione resta osservata speciale, il petrolio vola ai massimi dal 2018.

Che succede oggi nei mercati?

L’Asia prova il recupero: cauto ottimismo nei mercati

La prudenza resta la parola d’ordine degli scambi azionari. In Asia, gli indici si muovono positivi in generale, sebbene non ai massimi.

Alle ore 8.15 italiane, il Nikkei giapponese guadagna lo 0,36% e in Cina Shenzhen è sulla parità mentre l’indice Shanghai aumenta dello 0,25%. Il dragone ha mostrato una certa debolezza, con l’indice PMI Caixin dei servizi di maggio in ribasso a 55,1 rispetto al 56,3 di aprile (anche se si mantiene in espansione).

Il Kospi della Corea del Sud avanza dello 0,75% e Hong Kong va giù dello 0,55%. Taiwan sale dello 0,47%.

Il più ampio indice MSCI delle azioni Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è aumentato dello 0,3% a 711 punti. Mercoledì è salito a 712,57, un livello che non si vedeva dall’inizio di marzo.

In generale, mentre i mercati azionari rimangono vicini ai massimi storici, lo slancio osservato all’inizio dell’anno è diminuito poiché gli investitori temono che un rimbalzo più forte del previsto significhi un’inflazione più elevata e un inasprimento della politica monetaria prima del previsto.

Anche i gestori degli investimenti stanno diventando sempre più preoccupati. Il fondatore di BlackRock, Larry Fink è stato l’ultimo ad avvertire che il mercato stava sottovalutando il rischio di una maggiore inflazione.

Il presidente della Philadelphia Fed Bank, Patrick Harker, ha anche ribadito “che potrebbe essere il momento di pensare almeno a ridurre i nostri 120 miliardi di dollari mensili in buoni del Tesoro e acquisti di titoli garantiti da ipoteca”.

La Fed ha già annunciato che inizierà a liquidare le partecipazioni in obbligazioni societarie acquisite lo scorso anno per calmare i mercati del credito al culmine della pandemia.

Positiva con prudenza Wall Street, con i future in rialzo e una chiusura degli scambi notturna che ha registrato il Dow Jones a +0,07%, l’S&P a +0,14% e il Nasdaq a +0,14%.

Il petrolio corre verso nuovi massimi

Nella frenesia della ripresa economica spicca il petrolio, che ha raggiunto i massimi dal 2018. La quotazione WTI si avvia verso i 70 dollari al barile e quella Brent viaggia oltre tale soglia.

L’ottimismo sulla ripresa della domanda di carburante e l’ultima mossa di Joe Biden hanno spinto il greggio. Il presidente USA ha deciso di sospendere i contratti petroliferi nell’Arctic National Wildlife Refuge in Alaska, Il primo programma di trivellazioni in questa regione protetta è stato così stoppato.

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