Meghan Markle vuole diventare Presidente degli Stati Uniti? 4 indizi che lo confermano

Chiara Esposito

14 Novembre 2021 - 19:54

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L’eco dei rumors si intensifica: Meghan Markle potrebbe puntare alla Casa Bianca. Non si tratta solo di dicerie, ci sono indizi a sostegno di questa tesi.

Meghan Markle vuole diventare Presidente degli Stati Uniti? 4 indizi che lo confermano

Dal piccolo schermo alla famiglia reale fino alla presunta discesa in campagna elettorale: ecco i primi pronostici sulla scalata di Meghan Markle della scena politica americana.

Oltre ai documentari sul caso in prossima uscita, anche personalità del calibro di Will Rodriguez-Kennedy dicono che non è esclusa una candidatura alle presidenziali USA 2024 da parte della duchessa del Sussex. Si tratta sì di indiscrezioni, ma fondate.

Si inizia infatti a mettere insieme i pezzi del puzzle e da alcuni indizi appare plausibile questo scenario piuttosto surreale. I detrattori della donna si fanno già sentire parlando come di consueto di un piano ordito da tempo alle spalle della famiglia reale e non solo, ma andiamo oltre le malelingue per concentrarci sulle 4 prove che sostengono questa tesi.

1)Meghan Markle USA 2024: l’indizio della cittadinanza

L’idea di Meghan in veste presidenziale non è puramente teorica per un motivo ben preciso, che è anche il dato più attendibile fra quelli che si presentano oggi all’appello.

La mamma di Baby Archie è ancora cittadina statunitense ed inoltre, per motivazioni di natura legale, la cittadinanza britannica di Meghan sarebbe a rischio.

La legge inglese, infatti, prevede che per essere considerati cittadini britannici si debba anche risiedere nel Regno Unito per almeno 270 giorni all’anno per i primi 3 anni. Markle, però, a causa dei continui viaggi ufficiali in giro per il mondo non raggiunge la soglia minima.

La sua strenua volontà, al tempo del matrimonio con Harry, di mantenere in forma ufficiale i suoi contatti con il paese in cui è nata e cresciuta non fu compresa, sembrava un semplice atto simbolico per destabilizzare le norme di corte.

Oggi però tutto ciò sarebbero la sola fonte di certezza per il futuro, o meglio, il lasciapassare legale per candidarsi. Se all’epoca avesse seguito i dettami reali questa via sarebbe rimasta chiusa. Che fosse tutto orchestrato sin dall’inizio non è dato saperlo, c’è chi dice di sì, ma il vantaggio concreto resta a scanso di ogni possibile gossip.

2)L’interesse politico e le interviste la tradiscono

Si potrebbe pensare che un semplice documento non sia sufficiente a collegare Markle alla politica, ma le sue numerose manifestazioni di interesse per i destini del paese non lasciano dubbi.

La coppia di Harry e Meghan ha già espresso in passato le proprie posizioni politiche lanciato un dissimulato attacco contro l’allora presidente Donald Trump ed esortando gli elettori americani a «rifiutare l’incitamento all’odio» alle prossime elezioni.

In quell’invito si faceva riferimento a queste posizioni come espresse «a titolo personale» per rimarcarne l’ideologia a carattere individuale e separare le dichiarazioni dal ruolo istituzionale della coppia.

Nel 2016 poi in un video Markle si era esposta proprio a sostegno di Biden. Posizione oggi riconfermata in un’intervista tenuta dalla giornalista americana Oprah Winfrey. Persino la lettura del fatto da parte dei tabloid inglesi è stata la stessa e, sebbene questi ultimi siano letti e credibili per molti cittadini inglesi, nessuna smentita è mai arrivata. Un tacito assenso? Si vedrà.

3)La voce degli esperti

Secondo alcuni esponenti democratici americani ci sarebbe già stati degli incontri tra la donna e i vertici del partito. Difficile infatti immaginare la duchessa candidata come un’indipendente.

Inoltre le tematiche per cui Meghan si è sempre battuta (bullismo e salute mentale) le donerebbero popolarità facendone una candidata ideale. Questo almeno è ciò che dice Will Rodriguez-Kennedy, presidente dei California Young Democrats, che intervistato dall’Express, ha dichiarato:

«La Duchessa è vista decisamente favorevolmente in California e sta sollevando questioni che stanno finalmente iniziando a ottenere l’attenzione che gli spetta - questioni come il razzismo, il bullismo, la consapevolezza della salute mentale, l’importanza del diritto di un lavoratore di organizzarsi. Siamo qui per questo».

In ultimo si legge anche:

«Dato che siamo una repubblica, molti americani sono affascinati in maniera controversa dalla monarchia britannica e da chi rompe con essa, non sorprende che questo sia un argomento popolare qui».

4) Il tasso di gradimento

Nessuno si muove senza il possibile consenso delle masse e, se dal lato britannico arrivano numeri in calo a livello di consensi, Meghan e Harry sanno di poter trovare rinnovata popolarità nella loro nuova casa: gli Stati Uniti.

I numeri UK che tanto circolano attualmente servono a ben poco se il bacino d’utenza reale per il tasso di gradimento sarà quello oltreoceano.

Il popolo americano ha da sempre gradito la fede dimostrata da Markle nel suo paese e, come abbiamo visto con i voti incassati addirittura dalla mossa azzardata di Kanye West nel 2020, gli americani sono inclini anche a votare personalità lontane dalla scena politica tradizionale.

Nel caso in cui la duchessa si candidasse alla Casa Bianca infatti sarebbe la prima nobile aristocratica inglese a farlo. Curiosa sarebbe però l’ipotesi in cui alla guida del paese ci sia una figura connessa al tanto odiato governo di Sua Maestà dal quale i primi americani indipendentisti hanno deciso di allontanarsi con forza.

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