Matteo Renzi: tutta la (presunta) verità dello scandalo dei fondi Unicef

Simone Micocci

18 Luglio 2016 - 11:00

Matteo Renzi coinvolto nello scandalo dei fondi Unicef? Ecco quali sono le accuse mosse dalla Procura di Firenze alla famiglia del cognato di Renzi e quale ruolo potrebbe aver avuto il Premier in questa delicata vicenda.

Matteo Renzi: tutta la (presunta) verità dello scandalo dei fondi Unicef

Matteo Renzi e lo scandalo fondi Unicef: cosa è successo veramente?

Bufera in vista per il premier Matteo Renzi; secondo la Procura di Firenze, nel 2011 Andrea Conticini, cognato di Renzi, avrebbe iniettato i capitali dell’Unicef e di Operation USA destinati ai bambini dell’Africa in tre diverse società.

Il condizionale in questo caso è d’obbligo, perché fino ad una sentenza definitiva bisogna essere garantisti. L’accusa mossa a Renzi e a Conticini, però, se confermata sarebbe molto grave. Infatti, tra le tre società in cui Conticini avrebbe indirizzato i fondi dell’Unicef c’è anche la Eventi 6 che fa capo proprio al Premier (allora si chiamava ancora Chil Promozioni).

Le altre due società coinvolte nello scandalo appartengono invece ai renziani Patrizio Donnini e Lilian Mammoliti.

Conticini ha smentito qualsiasi tipo di accusa volta a lui e a Renzi per lo scandalo dei fondi Unicef, dichiarando che quei fondi sono stati dati ai bambini africani per la Play Therapy. A tal proposito l’avvocato di Conticini, Federico Bagattini, ha fatto ricorso al Tribunale per il riesame.

Cosa è successo veramente? Cosa centra Renzi con lo scandalo dei fondi Unicef? Proviamo a fare chiarezza su questa delicata questione, analizzando i fatti e i possibili scenari futuri derivati dallo scandalo dei fondi Unicef.

Scandalo fondi Unicef: le accuse della Procura

Nei giorni scorsi i pm Luca Turco e Giuseppina Mione hanno redatto un decreto di perquisizione in cui hanno indicato come sospetto un approdo del flusso finanziario da Londra e Firenze.

Al momento tra gli indagati ci sono Alessandro Conticini, ex dirigente dell’Unicef e socio e direttore della Play Therapy Africa LTD, e Luca Conticini fratello gemello di Andrea, il cognato di Renzi. I due sono accusati di appropriazione indebita, in concorso con il padre Alfonso, in relazione a dei fondi corrisposti da Operation Usa e Unicef alla Play Therapy Africa. Infatti, queste somme sarebbero state stornate, senza idonea causale, in favore di Alessandro Conticini.

E qui entrerebbe in gioco il terzo fratello Conticini, Andrea, nonché cognato di Matteo Renzi. Infatti, questo è accusato di “reimpiego di capitali”.

Nel dettaglio, Andrea avrebbe comprato in nome e per conto di Alessandro Conticini le quote di tre società in Firenze, tra cui figura la ex Chil promozioni Srl, la attuale Eventi 6 della famiglia Renzi.

Secondo l’accusa, nel 21 febbraio 2011, davanti al notaio Claudio Barnini c’erano Benedetta e Matilde Renzi (sorelle del Premier), e Laura Bovoli, sua madre. Oltre a loro c’era Andrea Conticini, che per nome di Alessandro partecipa all’aumento di capitale da 10 mila a 12 mila e 500 euro, con sovrapprezzo di 47 mila e 500 euro. Grazie a questa operazione, Alessandro Conticini si appropria di una quota del 20%, mettendo circa 50 mila euro nel capitale dell’attuale Eventi 6.

Nel corso dell’operazione Conticini acquisisce anche le quote di altre due società:

  • 20% di Dot Media da Patrizio Donnini per 2 mila euro;
  • 30% della Quality Press di Lilian Mammoliti (moglie di Donnini) per 30 mila euro.

Scandalo fondi Unicef: cosa centra Renzi?

Il premier Renzi fino al 2003 è stato collaboratore e socio della Chil SRL, mentre fino al 2014 è stato dirigente in aspettativa della neonata Eventi 6. Secondo Il Fatto Quotidiano, Renzi venne assunto poco prima la sua candidatura del 2003 alla Provincia e da quella data i suoi compensi pensionistici vennero versati dalla Provincia, e poi dal Comune di Firenze, per i 10 anni successivi.

Sempre secondo Il Fatto Quotidiano, Renzi si sarebbe licenziato dalla Eventi 6 dopo la serie di articoli di segnalazione scritti dal giornale, percependo un TFR pari a circa 48 mila euro. Quindi, qualora le accuse della Procura di Firenze corrispondessero al vero, la Eventi 6 non solo avrebbe incassato circa 47 mila euro provenienti dall’appropriazione indebita di Alessandro Conticini, ma lo avrebbe persino destinato al pagamento del TFR per il premier.

Quindi, nel caso in cui le accuse venissero confermate, il Premier Renzi potrebbe essere coinvolto in uno scandalo di dimensioni enormi. Ricordiamo però che al momento si tratta solamente di accuse, e che Renzi non figura neppure nel registro degli indagati. Comunque vi terremo aggiornati su qualsiasi novità a riguardo.

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