Matrix, paura in diretta: giornalista aggredita alla stazione Termini. IL VIDEO

Simone Micocci

04/05/2017

Aggressione in diretta a Matrix: ecco il video della giornalista attaccata da un gruppo di immigrati presenti nella Stazione Termini di Roma.

Matrix, paura in diretta: giornalista aggredita alla stazione Termini. IL VIDEO

Matrix: giornalista aggredita in diretta da un gruppo di senzatetto durante un servizio sulla situazione notturna della Stazione Termini.

Nel corso della puntata di Matrix di ieri sera ci sono stati dei momenti di alta tensione: la giornalista Francesca Parisella, insieme al suo cameraman, è stata aggredita da un gruppo di vagabondi che si preparavano ad affrontare la notte nelle zone adiacenti alla Stazione Termini di via Marsala in Roma.

Fortunatamente la situazione si è risolta in pochi minuti, ma grazie all’intervento di un tassista altrimenti c’era il rischio di risvolti peggiori. Quello che è successo alla giornalista Francesca Parisella dimostra come la Stazione Termini, così come altri luoghi in cui gli immigrati e i senzatetto stazionano “in maniera più o meno illegale”, siano ad alto rischio aggressione nelle ore notturne.

Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo a Matrix durante il collegamento con la giornalista Francesca Parisella; ecco il video dell’aggressione e quello successivo in cui la giornalista spiega l’accaduto.

Matrix, giornalista aggredita in diretta: il video

Cosa succede in una stazione centrale d’Italia di notte?” Così Nicola Porro apre il collegamento con la Parisella, che inizialmente appare tranquilla pur tenendosi distante dal gruppo di senzatetto sdraiati sul marciapiede adiacente alla stazione.

Non li vorremmo disturbare oltre, però è importante sapere che questa è l’accoglienza…” Queste invece le ultime parole pronunciate dalla giornalista prima che il servizio si interrompa a causa dell’aggressione da parte di un gruppo di persone, identificate successivamente dalla Polizia.

Il servizio poi riprende con la Parisella che impaurita informa lo studio dell’aggressione appena avvenuta; subito dopo però la giornalista emette un forte urlo di paura per un nuovo attacco da parte di uno dei senzatetto della Stazione Termini, probabilmente infastidito dal servizio.

Il collegamento a questo punto si interrompe, con Nicola Porro che invita la regia a chiamare subito la Polizia per mettere al sicuro la giornalista e il cameraman da nuove aggressioni.

Emergenza nella Stazione Termini e non solo: servono più controlli

Nella Stazione Termini, così come nelle altre stazioni d’Italia che la notte si trasformano in punti di ritrovo per i vagabondi, è piena emergenza.

Non sono sufficienti infatti gli interventi dei volontari che ogni sera, o quasi, assistono gli immigrati e gli altri bivacchi offrendo loro un pasto caldo per evitare l’avverarsi di situazioni spiacevoli come quella che ha visto protagonista la giornalista di Matrix.

Servono più controlli, come confermato dal fatto che la Parisella e il suo cameraman sono stati salvati dall’intervento di un tassista e non del personale delle Forze dell’Ordine, non presente al momento dell’aggressione.

Alle 23:45, ora in cui è avvenuta l’aggressione, infatti, al posto della Parisella e del suo cameraman poteva esserci qualche giovane ragazza di ritorno da una serata con gli amici; ecco perché quanto successo conferma l’importanza di un aumento del numero di uomini adibiti al controllo nelle zone considerate ad alto rischio aggressione.

Matrix, la giornalista aggredita: “Sto bene, il merito è di un tassista”

Ma torniamo a quanto successo durante la diretta di Matrix.

Dopo gli attimi di paura c’è stato un nuovo collegamento dove si vede un uomo, il tassista intervenuto per fermare l’aggressione, parlare con i Carabinieri accorsi sul luogo. La Parisella e il suo cameraman sono chiusi in auto impauriti per l’aggressione che fortunatamente, tranne che per una telecamera rotta, non ha avuto dei gravi risvolti.

Infine sono arrivate le parole del conduttore Nicola Porro a fare il punto della situazione:

“Non volevamo invadere nessuno, la nostra inviata si è trovata in una situazione che succede a molti di noi alle undici e mezza in una stazione italiana. Uno come quello di questa sera non dovrebbe essere un reportage in zona di guerra. Grazie a un tassista, se no sarebbe finita molto peggio”.

Zone come la Stazione Termini quindi non devono essere delle “zone di guerra”, servono più controlli.

Anche perché si rischia che, visti gli ultimi risvolti normativi, la vittima di una eventuale aggressione decida di difendersi da sola; in esame presso la Camera infatti c’è la legge sulla legittima difesa che contiene l’emendamento proposto da una parte del gruppo PD per il quale la vittima di un’aggressione può difendersi, anche utilizzando un’arma, qualora la condotta violenta nei suoi confronti si verifichi di notte.

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