Marò: India rinuncia a legge anti-pirateria che prevede la pena di morte

Marta Panicucci

3 Febbraio 2014 - 16:18

Il governo indiano, secondo l’Ansa di New Delhi avrebbe deciso di rinunciare all’uso della legge anti-pirateria contro i marò italiani.

Marò: India rinuncia a legge anti-pirateria che prevede la pena di morte

Buone notizie per i marò italiani detenuti in India da due anni. Questa mattina l’attesa udienza della Corte Suprema di Nuova Delhi che doveva esaminare il ricorso italiano per conoscere i capi d’imputazione per i due fucilieri Latorre e Girone. La seduta è stata rimandata alla prossima settimana, termine ultimo per l’accusa per formulare i capi di imputazione per i due marò.

Secondo l’Ansa di New Delhi il governo indiano avrebbe deciso di rinunciare all’uso della legge anti-pirateria, che prevede la pena di morte, per costruire l’accusa nei confronti dei marò.

Secondo fonti governative indiane, la nuova posizione sarà presentata nell’udienza lunedì prossimo in Corte Suprema.

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