Malore Clinton: Trump non approfitta ma è pronto al sorpasso

Luca Secondino

13/09/2016

Trump ha evitato affondi sulle condizioni di salute della sua avversaria, ma è pronto al sorpasso nei sondaggi e presto renderà noti i propri esami medici.

Malore Clinton: Trump non approfitta ma è pronto al sorpasso

Il malore di Hillary Clinton durante la cerimonia di commemorazione delle vittime dell’11 settembre è stato sotto i riflettori per tre intere giornate.

Di fatto è un malore che può sconvolgere gli equilibri nella campagna elettorale verso la Casa Bianca, in cui i sondaggi danno la Clinton indebolita rispetto al rivale Trump.

Se davvero la salute della candidata democratica sia in una fase delicata, questo potrebbe comprometterne la candidatura. La stessa Clinton ha rotto il silenzio dicendo che non riteneva la polmonite fosse così importante e che aveva preferito inizialmente dare la notizia solo ai parenti e al suo staff. Quindi si tratta di polmonite, ma il silenzio stampa iniziale getta curiosità e incertezza sulle condizioni della Clinton soprattutto ai fini delle presidenziali.

Il malore è stato letto come un “regalo” per il candidato repubblicano Donald Trump, che potrebbe uscire da questa storia incredibilmente avvantaggiato.

Lo stesso Trump era stato il primo ad insinuare il dubbio sui problemi di salute per la candidata Clinton e ora che le sue affermazioni si sono mostrate (almeno in parte) veritiere, il tycoon ordina il silenzio stampa al suo staff.

Malore Clinton: Trump in silenzio stampa prepara il sorpasso

Il malore di Hillary Clinton a Ground Zero, New York, durante la cerimonia in ricordo delle vittime dell’11 settembre, ha scosso la campagna elettorale americana.

La reazione di Donald Trump è stata ancora più sorprendente del fatto stesso. Dal candidato repubblicano, ci si aspettava dichiarazioni diverse, dei commenti con cui sottolineare le condizioni di salute della Clinton e rafforzare le sue possibilità di sorpasso imminente ai danni della candidata democratica.

Era stato proprio Donald Trump qualche tempo fa a insinuare seri problemi fisici per la Clinton: in aprile aveva addirittura sostenuto senza prove che l’attentato di Bengasi in Libia, in cui sono morti quattro americani - fra cui l’ambasciatore Stevens - era stato causato proprio dalla debolezza di Hillary Clinton che essendo malata, dopo essere stata informata dell’attacco, non diede l’ordine i connazionali. “Se ne andò a letto perché troppo stanca”, disse Trump in quell’occasione.

Il malore di Hillary Clinton poteva essere l’occasione per Trump di avvalorare la sua tesi, invece il candidato repubblicano ha ordinato il silenzio stampa al suo staff, e lui stesso si è mantenuto su posizioni rispettose del malore.

Donald Trump non ne approfitta, per ora. Evidentemente lo ritiene di cattivo gusto o forse teme che un accanimento contro reali problemi di salute della candidata avversaria potrebbero indebolirlo.

Malore Clinton: Trump pubblicherà proprie condizioni mediche

Spero che Clinton si rimetta presto e torni in pista, ci vedremo al dibattito”, questo il commento di Donald Trump, che però spiega come le condizioni di salute della Clinton siano effettivamente un argomento politico.

Quando David Scheiner, ex medico di Obama, gli ha fatto notare che anche la sua salute, pur sempre di un uomo di settant’anni, potrebbe essere una questione politica, il candidato Donald Trump non si è fatto trovare impreparato, rispondendo di essersi sottoposto ad una visita medica la settimana scorsa, e che quando avrà risultati li diffonderà in modo dettagliato.

Dall’altra parte, un portavoce di Hillary Clinton, che ha cancellato le tappe californiane della sua campagna elettorale, ha replicato che saranno diffusi i dati della cartella clinica della candidata quanto prima.

A questo punto il silenzio stampa ordinato da Trump al suo staff ha diverse letture: semplicemente rispetto e umanità, perché con la salute non si scherza e forse, dopo i ripetuti attacchi alla Clinton, il miliardario se ne è reso conto; oppure si tratta di una strategia per evitare dichiarazioni di cattivo gusto proprio nel momento in cui la candidata democratica inizia a perdere consensi.

Trump non correrebbe il rischio di gettare simpatie sulla sua candidata in difficoltà, e si limita al silenzio stampa aspettando i risultati dei prossimi sondaggi e sperando nel sorpasso in vista del primo dibattito il 27 settembre.

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