OK al MES senza condizioni dall’Eurogruppo. Ma cosa significa?
Il MES senza condizioni ha trovato la strada spianata nell’Eurogruppo di ieri.
Dopo il doppio rinvio di fine marzo e di inizio settimana, i Paesi dell’UE hanno finalmente raggiunto un accordo sugli strumenti da utilizzare per fronteggiare l’emergenza coronavirus, la stessa che ha messo con le spalle al muro un impreparato Vecchio Continente.
Ovviamente, l’aver trovato un accordo non ha cancellato definitivamente le divisioni interne al blocco. Le divergenti opinioni fra Stati del Nord (come l’Olanda) e Stati del Sud (come l’Italia) sono emerse con prepotenza, ma alla fine l’accordo sul MES senza condizioni è stato raggiunto.
MES senza condizioni: cosa significa?
Nelle ultime settimane, i Paesi dell’UE si sono dati battaglia sul Meccanismo Europeo di Stabilità, il cosiddetto fondo salva-Stati, osteggiato da Roma ma fortemente voluto da Amsterdam e Berlino.
L’Olanda ha spinto fino all’ultimo minuto per inserire prestiti a 5 e 10 anni con alta condizionalità, dunque con condizioni piuttosto stringenti. L’Italia, invece, si è opposta sin da subito a questa architettura e assieme alla Spagna ha addirittura chiesto scadenze a 30 e 50 anni.
Alla fine, il punto d’incontro è stato trovato e l’Eurogruppo ha dato via libera a un MES senza condizioni. Alcune specifiche sono però d’obbligo.
I Paesi UE potranno utilizzare questa flessibilità soltanto per finanziare le spese sanitarie riguardanti il coronavirus, siano esse dirette o indirette, o per sostenere i costi di prevenzione e cura della malattia.
In pratica il MES sarà sì senza condizioni, ma solo per le spese mediche riguardanti l’emergenza COVID-19. Il fondo, ha comunque ribadito il ministro delle finanze olandese sarà accessibile anche per forme di sostegno economico, ma in quel caso scatterà la condizionalità.
“I giorni scorsi sono stati intensi, ma abbiamo raggiunto un buon risultato all’Eurogruppo. Abbiamo trovato un accordo sensato per i Paesi Bassi e per l’Europa, per far fronte alle conseguenza del coronavirus”,
ha commentato il ministro olandese, Wopke Hoekstra.
“Alle sue parole, dopo giorni di contrasti, hanno fatto eco quelle di Gualtieri:
Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del MES. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla. L’Italia vince”.
Vale la pena di notare, infatti, che la decisione di attivare o meno il meccanismo spetterà in ultima istanza soltanto allo Stato interessato ai fondi. Se questo vorrà utilizzarli per fronteggiare l’emergenza COVID-19, allora potrà farlo senza essere gravato dalle stringenti regole tanto osteggiate dall’Italia. Se invece vorrà accedere al salva-Stati per altre esigenze allora dovrà attenersi alle condizionalità previste.
Del MES senza condizioni (e forse anche di eurobond) si tornerà comunque a parlare nel prossimo Consiglio UE.
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