MEF: fabbisogno statale, nel mese di marzo scende a 20 miliardi

Elisabetta Scuncio Carnevale

1 Aprile 2019 - 20:41

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Il MEF comunica i dati provvisori del fabbisogno statale nel mese di marzo 2019. Si registra una diminuzione di 900 milioni rispetto allo stesso mese del 2018

MEF: fabbisogno statale, nel mese di marzo scende a 20 miliardi

Nel marzo 2019 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 20.2 miliardi di euro, in diminuzione di circa 900 milioni rispetto allo stesso mese del 2018, quando aveva chiuso a 21.1 miliardi.

Il fabbisogno dei primi tre mesi dell’anno in corso si è assestato a 28.5 miliardi, in aumento di circa 1.6 miliardi rispetto a quello registrato nel primo trimestre del 2018. Lo rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Fabbisogno statale decresce nel mese di marzo. I dati del MEF

Se nei primi tre mesi del 2019 il fabbisogno del settore statale ha registrato un incremento rispetto allo stesso periodo del 2018, il mese di marzo ha visto un’inversione di tendenza, con un calo attestato di circa 900 mila euro.

Lo fa sapere il MEF che ne spiega, in una nota di commento, le motivazioni.

Dal lato degli incassi, il saldo avrebbe beneficiato di un incremento di circa 2.4 miliardi, dovuto soprattutto ai maggiori incassi fiscali per circa 1 miliardo di euro e ai proventi delle aste delle quote CO2 per un importo pari a 1.4 miliardi di euro.

Dal lato dei pagamenti si è, invece, assistito a un aumento di circa 1.500 milioni cui hanno concorso in maniera significativa i maggiori prelevamenti dai conti di tesoreria intestati all’INPS. Si parla di 400 milioni. Le uscite per interessi del debito pubblico sono risultate in crescita di circa 800 milioni.

Nel mese di febbraio 2019, il saldo del settore statale si era chiuso, lo ricordiamo, con un fabbisogno di 9.7 miliardi. In quel caso, era in aumento di circa 3.3 miliardi rispetto al risultato del corrispondente mese del 2018 quando aveva registrato un saldo di 6.4 miliardi di euro.

Intanto, oggi dopo i dati diffusi dall’OCSE nel suo Rapporto economico sull’Italia, il ministro Giovanni Tria è tornato a parlare del Sistema paese, definendo i contenuti del documento

“un’importante occasione di riflessione e un utile confronto sullo stato dell’arte e di avanzamento del percorso di riforma intrapreso per affrontare le più rilevanti sfide.”

Riguardo agli investimenti pubblici, il ministro del Tesoro ha voluto ricordare che l’Italia risulta allineata alle raccomandazioni OCSE volte a migliorare la capacità di progettazione nell’Amministrazione Centrale, fare interventi mirati a sostegno degli investimenti in infrastrutture e a favore delle imprese.

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