Lo shutdown influenzerà la politica monetaria USA? Il parere di IG Markets

Valentina Brazioli

2 Ottobre 2013 - 12:50

Lo shutdown influenzerà la politica monetaria USA? Il parere di IG Markets

Da mezzanotte di lunedì scorso è partito lo shutdown (la chiusura) di alcune attività del Governo federale per il mancato accordo tra repubblicani e democratici sull’approvazione del budget federale. Le discussioni riguardavano soprattutto i fondi destinati all’Affordable Care Act (anche definito Obamacare, riforma sanitaria lanciata dal presidente Barack Obama nel 2010) che i repubblicani hanno richiesto di ridurre notevolmente. Non si tratta certo di un caso isolato, bensì del 18esimo shutdown negli USA, i cui precedenti sono tutti stati sbloccati nel giro di pochi giorni (solamente l’ultimo durante la presidenza Clinton era durato 21 giorni, massimo storico).

In una nota diffusa da Filippo A. Diodovich, market strategist di IG Markets, dove si ribadisce la convinzione che verrà trovata rapidamente una soluzione al problema, si sottolinea tuttavia come lo shutdown potrebbe influenzare anche la politica monetaria.

Rimandare tapering per via dello shutdown?

L’US Bureau of Labor Statistics ha, infatti, comunicato che durante lo shutdown non raccoglierà e quindi non pubblicherà i dati sul mondo del lavoro statunitense (non farm payrolls e tasso di disoccupazione di settembre). Con i dati macro posticipati, i membri del Federal Open Market Committee (FOMC) potrebbero non averli a disposizione in tempo per valutare attentamente le condizioni del mercato del lavoro, fondamentali per decidere le prossime strategie monetarie. Il celebre “tapering”, ovvero il processo di diminuzione graduale degli acquisti di titoli governativi da parte della Federal Reserve, potrebbe essere così rimandato ulteriormente a dicembre, con gli stimoli monetari che continuerebbero ancora per altri 3 mesi circa.

Il rischio di default tecnico per gli USA

“Per quanto concerne l’accordo sull’innalzamento del tetto al debito, - scrive ancora Diodovich - crediamo che rispetto al passato i problemi potrebbero essere maggiori. Il segretario al Dipartimento del Tesoro, Jacob Lew, ha già fatto sapere che le misure straordinarie in essere per mantenersi al di sotto del limite massimo per il debito (16,7 miliardi di dollari) potranno continuare al massimo entro il 17 ottobre. Senza un accordo tra repubblicani e democratici tra il 22 e il 31 ottobre gli Stati Uniti potrebbero non avere i soldi per pagare i loro conti facendo così scattare il default tecnico e il conseguente downgrade della valutazione sul debito da parte delle agenzie di rating”.

La nostra view, conclude l’esponente di IG Markets, è che:

I repubblicani abbiano voluto far scattare lo shutdown proprio per avere forti concessioni durante le negoziazioni sul debt ceiling.

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