Liberty Reserve: il più grande caso di riciclaggio internazionale

Nadia Fusar Poli

29 Maggio 2013 - 15:55

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Chiuso Liberty Reserve, controverso servizio per trasferire soldi online e arrestato il suo fondatore. Si tratterebbe del più grande caso di riciclaggio internazionale nella storia degli Stati Uniti

Liberty Reserve: il più grande caso di riciclaggio internazionale

Il fondatore di Liberty Reserve è stato arrestato in Spagna con l’accusa di riciclaggio di denaro (6 miliardi di dollari), secondo quanto riportato dalle autorità della Costa Rica. Si tratterebbe del più grande caso di riciclaggio internazionale nella storia degli USA. Nella dichiarazione rilasciata dai funzionari, Arthur Budovsky naturalizzato cittadino del Costa Rica, sarebbe stato arrestato nell’ambito di un’indagine che ha coinvolto anche le autorità statunitensi. Soprannominato il «centro finanziario del mondo del cyber-crimine», le autorità affermano che Liberty Reserve aveva più di 1 milione di utenti in tutto il mondo e gestiva oltre 12 milioni di transazioni ogni anno. La polizia ha fatto irruzione in tre case e cinque società legate a Liberty Reserve (in Costa Rica) e sono stati sequestrati documenti digitali che saranno consegnati alle autorità statunitensi. Anche un cittadino russo è stato arrestato e sarà estradato negli Stati Uniti.

La società Liberty Reserve offriva un servizio online per effettuare transazioni in tutto il mondo, appoggiandosi a conti correnti tradizionali, o mediante l’utilizzo di carte di credito e prepagate. Il funzionamento è molto semplice. Gli utenti richiedevano un account fornendo un indirizzo email valido e, una volta effettuata la registrazione, Liberty Reserve assegnava loro un nome utente e un numero di conto. Da quel momento era possibile iniziare a trasferire denaro in tutto il mondo, pagando una tassa pari all’1 per cento per ogni transazione. Per ulteriori 75 centesimi, era possibile nascondere il proprio numero di conto utente durante le operazioni. L’azienda chiuse i propri uffici in Costa Rica nel 2011 ma il sito continuò ad essere operativo…fino a Lunedì.

Secondo la polizia del Costa Rica, Budovsky, è stato condannato nel 2007 in un tribunale di New York a cinque anni di libertà vigilata. Reo confesso, fu accusato di aver gestito un business illegale di servizi finanziari simili a Liberty Reserve.

Le origini di Liberty Reserve sono oscure, ma il servizio è cresciuto al punto da diventare uno dei più noti sistemi di moneta elettronica criminale del mondo, utilizzato dagli hacker per muovere grandi somme di denaro attraverso le frontiere. Liberty Reserve, che ha condotto operazioni in dollari, euro e rubli, operava come un’anonima alternativa al sistema bancario globale: nessuna informazione personale richiesta, dunque, nessun modo di tracciare un account. Sebbene il servizio fosse anche utilizzato da milioni di persone per finalità assolutamente legittime, proprio l’assenza di controlli aveva attirato nel tempo molti criminali, che sfruttavano il sistema per scambiare denaro e farlo circolare in modo anonimo e indiscriminato.

Centri valutari offshore, generalmente istituiti in luoghi al di fuori dell’ambito di applicazione delle leggi USA o europee, possono fungere da intermediari tra i criminali e il mondo finanziario tradizionale, compiendo operazioni di intermediazione che trasformano illegalmente soldi ottenuti in contanti apparentemente legittimi. Il sistema di Liberty Reserve per la conversione di profitti illeciti in fondi disponibili attraverso la parte giuridica del sistema finanziario era complesso. Secondo il Wall Street Journal, i pubblici ministeri sostengono che Liberty Reserve ha permesso ai criminali di effettuare transazioni illegali attraverso una valuta digitale chiamata LR.

La provenienza del denaro, o la sua destinazione, erano del tutto ignote. Ecco come è stato progettato il modello. Liberty Reserve sembra aver svolto un ruolo importante nel riciclaggio dei proventi del recente furto del valore di circa 45 milioni di dollari da due banche del Medio Oriente. E’ quanto emerge dai documenti legali resi pubblici dalle autorità degli Stati Uniti all’inizio di questo mese. La denuncia contro uno dei membri della banda cosiddetta della Repubblica Dominicana, presumibilmente coinvolti nel furto, riporta che migliaia di dollari di denaro rubato sono stati versati in due conti Liberty Reserve tramite centri valutari con sede in Siberia e Singapore. Il caso Liberty Reserve potrebbe causare un significativo sconvolgimento nell’ambito della criminalità informatica.

Fonte: www.guardian.co.uk

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