Nel corso dell’incontro con il Presidente del parlamento europeo Martin Schulz, il presidente del consiglio Enrico Letta ha denunciato la drammatica situazione occupazionale in Italia sottolineando come la disoccupazione giovanile sia il problema principale e più urgente da risolvere. Letta ha chiesto al rappresentante UE l’attuazione di misure immediate che diano subito risposte concrete alla disoccupazione giovanile che ormai ha superato il 38% nel nostro paese.
L’allarme di Letta
Noi crediamo, ed é un impegno che il governo ha preso col parlamento, che non c’é tempo: bisogna che l’Europa dia risposte rispetto al grande, principale problema che oggi abbiamo, ovvero la crescita e la disoccupazione giovanile arrivata a dei livelli insostenibili
ha dichiarato Letta durante l’incontro con Schulz. Il presidente del consiglio italiano incalza il presidente del parlamento europeo chiedendo che l’UE, in occasione del prossimo consiglio previsto per giugno, concentri i suoi sforzi per l’attuazione di un programma straordinario, immediato, per ovviare alla piaga della disoccupazione giovanile nel nostro paese.
L’Europa deve dare risposte sulla disoccupazioni giovanile arrivata a livelli assolutamente insostenibili". E’ per questo che chiediamo che il prossimo Consiglio Ue di giugno si concentri su un piano straordinario sull’occupazione giovanile che vari subito misure concrete
ha concluso Letta.
La risposta di Schulz
Martin Schulz ha incontrato oggi il presidente del consiglio Enrico Letta a palazzo Chigi dove i due leader hanno affrontato alcuni tra i temi più spinosi per l’UE, primo tra tutti il problema della disoccupazione giovanile.
La sfida piu’ grande e’ quella della disoccupazione giovanile. In alcuni Paesi dell’Unione europea rischiamo di perdere una generazione intera. Per questo e’ importante lottare su questo tema e prendere subito misure applicabili
Le possibili soluzioni
Anche Schulz sembra consapevole dell’urgenza del problema italiano e come presidente del parlamento europeo si è impegnato ad affrontare la questione il prima possibile. Per prima cosa l’UE prenderà in considerazione una proposta del governo irlandese che prevede un piano per l’occupazione con fondi pari a circa 6 miliardi. La proposta però è compresa nel quadro finanziario del 2014-2020 e come osserva giustamente Schulz quei soldi servono oggi, non nel 2020.
Possiamo anticipare questi soldi nel biennio 2014-2015. Il Parlamento deve puntare molto sulla flessibilita’, per reagire al problema della disoccupazione giovanile
conclude Schulz.
© RIPRODUZIONE RISERVATA