Le cinque peggiori pagine di Facebook

Simone Casavecchia

6 Aprile 2014 - 12:30

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Le cinque peggiori categorie di pagine presenti su Facebook, il social network più amati dagli utenti della rete ma anche quello più abusato

Le cinque peggiori pagine di Facebook

Non solo divertimento e risate. Su Facebook, infatti, data la natura generalista del social network, ormai frequentato da ogni tipo di utente, si può incorrere spesso in pagine che ledono il buon gusto e la sensibilità di molte persone, pur essendo allo stesso tempo, frequentate da molti altri utenti, spesso adolescenti che, incuranti dell’offensività e della gravità dei contenuti postati e diffusi continuano a nutrire un preoccupante interesse per questo tipo di risorse del web.

1) Le pagine che sostengono inneggiano alla camorra, alla mafia e alla malavita organizzata in genere. Sono pagine evidentemente create e frequentate da gente con seri problemi, che vede nella malavita organizzata valori sani e belli, da diffondere e propagandare. Preoccupanti soprattutto perché il radicamento delle organizzazioni malavitose nel sentire comune.

2) Le pagine inneggianti al nazismo e al fascismo. Pagine che fanno orrore e che sfruttano un rinnovato sentimento di xenofobia e odio razziale presente soprattutto in giovani formazioni estremiste di destra. In questo caso non bisogna dimenticare che l’apologia del fascismo è un reato e chi frequenta tali pagine corre anche il rischio di problemi legali.

3) Le pagine bimbeminkia. Gli argomenti sono di sicuro più leggeri che, talvolta, possono anche strappare una risata ma anche qui non mancano le espressioni gergali di dubbio gusto. I beniamini di queste pagine sono bimbiminkia di varia natura (cantanti, attori, youtubers adolescenti mediamente famosi) che sollevano a loro difesa fans sfegatati che si lasciano andare ad ogni tipo di insulto pur di schierarsi a difesa oppure contro il proprio idolo. Un vero delirio.

4) Le pagine dedicate alle giovani mamme. Il fenomeno delle madri adolescenti è diventato ormai un fatto tristemente di moda, quasi un trend pubblicizzato e promosso da trasmissioni televisive mainstream, una preoccupante tendenza sempre più diffusa tra le giovani meno istruite e accorte in ambito sessuale. Queste ragazze si radunano su queste pagine facebook dove si scambiano consigli elementari su poppate e pappine per il loro neonato. Più che di tenerezza si potrebbe parlare di commiserazione.

5) Le pagine contro Claudio Magris. Da quando un brano di questo valente autore è stato inserito nelle tracce della maturità, molti studenti lo diffamano allegramente su Facebook, creando pagine e gruppi contro di lui. Intristisce il fatto che gli autori di queste pagine, a differenza di Magris, non riescano a esprimere neanche il più elementare dei concetti senza sgrammaticature, errori di punteggiatura, tempi dei verbi sbagliati e similia.

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