Previsioni 2016, mercato azionario: investire in azioni sarà l’opportunità meno rischiosa nel 2016. Ecco il perché, analisi e prospettive per il prossimo anno.
In una prospettiva di rendimenti obbligazionari nulli o addirittura negativi, il mercato azionario sembra essere l’unica alternativa valida nel 2016 per chi è alla ricerca di performance reddituali e dispone di una buona tolleranza al rischio.
E proprio le azioni potrebbero essere l’asset meno rischioso nel 2016.
Proprio così. Potrà sembrarvi un affermazione azzardata la mia, ma è il buon senso che mi induce a farla. In un ambiente di rendimenti obbligazionari negativi al netto dell‘inflazione, la redditività di un portafoglio non potrà prescindere dall’investimento in azioni. E soprattutto in azioni dell’area euro, visti gli elementi di spinta sugli utili societari europei (super-dollaro USA, mini-petrolio, QE2 della BCE).
Già oggi il tasso di dividendo dei principali indici europei (calcolato come media ponderata del tasso di dividendo delle singole azioni che ne compongono il paniere) è 4 o 5 volte il rendimento decennale lordo delle obbligazioni governative europee.
Ad esempio, secondo i dati calcolati da Bloomberg, il dividend yield atteso 2016 del DAX è 3,10% contro un Bund a 10 anni che rende 0,50%. Il rendimento del CAC 40 2016 è 3,50% contro un OAT a 10 anni che rende lo 0,80%.
Se il confronto lo facessimo con la parte a breve a della curva dei tassi governativa, sarebbe ancor più impietoso: fino ai 4 anni di durata i rendimenti dei governativi sia tedeschi che francesi sono negativi (il creditore paga al debitore per comprare il suo debito!).
Questo differenziale tra dividendi azionari e cedole dei titoli di stato, che noi chiamiamo «premio al rischio», non è mai stato così alto in area euro, e resterà a favore delle azioni ancora per lungo termine: la BCE comprerà titoli di stato almeno fino alla primavera del 2017 mantenendo «nel freezer» la curva dei tassi sino ad allora, quindi possiamo stare sereni.
Un elevato premio al rischio farà da sostegno alle quotazioni azionarie ogni volta che assisteremo a correzioni dei mercati. Infatti, ad ogni storno dei listini, corrisponderà sempre un rialzo del tasso di dividendo (che è semplicemente il rapporto dividendo/prezzo), generando una nuova opportunità di acquisto. Ogni correzione sarà un’occasione di acquisto sinché la BCE inonderà il mercato di liquidità, statene certi.
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Articolo a cura di Renato Frolvi, Asset Manager
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