Area Euro: indice PMI in salita a sorpresa

Alberto Lattuada

24 Aprile 2014 - 09:05

Il PMI sono gli unici dati disponibili circa il tono dell’attività per il 2Q del 2014, un dato prematuro, ma che indica un’accellerazione nel secondo trimestre

Area Euro: indice PMI in salita a sorpresa

Il Purchasing Managers Index (PMI) è l’Indice composito dell’attività manifatturiera di un Paese, il valore è espresso in percentuale e viene prodotto da Markit Group andando a riflettere la capacità dell’acquisizione di beni e servizi.

Secondo i dati usciti ieri sul Calendario Economico la stima preliminare del PMI è aumentata di 0,9 punti nel mese di aprile a 54,0, al di sopra delle aspettative (BBVA research: 53.5; Consensus: 53,0), il livello più alto in quasi tre anni.

Tale miglioramento è dovuto alla maggiore fiducia sia nel settore manifatturiero (53,3 dal 53,0 di marzo) e, soprattutto, nei servizi (53,1 dal 52,2). Nel complesso il tasso di espansione potrebbe continuare anche a maggio, qualora ad aprile i nuovi ordini e le commesse inevase dovessero aumentare, con la produzione sostenuta dalla domanda esterna suggerita dalla crescita degli ordini dall’estero, che ha migliorato nel contempo le aspettative di business nel settore dei servizi che a loro volta si riflettono nel ritorno alla creazione di posti di lavoro.

Inoltre il rilascio di Markit mostra che vi è una nuova pressione al ribasso sui prezzi, che è in linea con un contesto di bassa inflazione dei prezzi al consumo che stiamo osservando in altri indicatori, con ulteriori rischi al ribasso sui prezzi legati alle materie prime ed ad un euro più apprezzato.

Il PMI
Il PMI sono gli unici dati disponibili circa il tono dell’attività per il 2Q del 2014, che, quindi, danno un segnale ancora molto prematuro, ma in linea di principio esse indicano un’accelerazione nel secondo trimestre. Alcuni fattori come la creazione dei posti di lavoro giustificano una visione relativamente ottimistica.

La forte ripresa dell’economia tedesca, poi, dovrebbe compensare la debole crescita dell’attività in Francia.
Secondo il comunicato stampa Markit, un sentimento migliore era abbastanza diffuso tra gli stati membri, anche se a ritmi diversi. Il tedesco PMI composito è migliorato a 56,3, in crescita sia nei servizi che nel manifatturiero; inoltre i sottocomponenti che avanzano nel ciclo economico, come i nuovi, sottolineano che la forza della ripresa dovrebbe proseguire nei prossimi mesi.

Al contrario il PMI composito per la Francia (50,5) indica un tasso di crescita inferiore rispetto a marzo, quando ha segnato il più rapido tasso di espansione in due anni e mezzo, con un rallentamento nel settore sia dei servizi che della produzione. Alla luce di questo dati la moneta unica europea si è rivelata tonica nei confronti del dollaro ed
insieme a questi dati sul PMI vengono scoraggiate speculazioni relative ad una prossima ed imminente mossa della Banca Centrale Europea.

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