Tra uomo e donna, in termini di retribuzione media, persiste una forbice del 16,4% a parità di giorni. Il Rapporto della Commissione Ue.
Le donne rispetto agli uomini nel mondo del lavoro sono ancora fortemente penalizzate a livello retributivo in quanto persiste una forbice del 16,4% a parità di giorni.
28 febbraio 2014, Giornata europea per la parità retributiva
Trattasi di una differenza retributiva di genere tale che le donne rispetto alla retribuzione media percepita dagli uomini ogni anno lavorano per ben 59 giorni a salario zero. Questo è quanto ha messo in evidenza, tra l’altro, la Commissione Ue in concomitanza con la Giornata europea per la parità retributiva che si celebra proprio in data odierna, venerdì 28 febbraio del 2014.
Verso la parità retributiva, i Paesi europei più virtuosi
I Paesi europei più virtuosi, dove il divario retributivo uomo-donna è in continuo calo, sono la Repubblica Ceca, Cipro, Austria, Danimarca e Olanda, mentre la situazione negli ultimi anni è peggiorata in Portogallo, Bulgaria, Ungheria, Spagna, Irlanda ed Estonia.
Verso la parità retributiva, non è tutto oro quel che luccica
Non sempre però il restringimento del divario retributivo coincide con un miglioramento delle condizioni di lavoro della donna. La forbice in certi casi, infatti, tende a restingersi per effetto di una maggiore perdita di posti di lavoro da parte degli uomini in comparti come quelli relativi all’ingegneria ed all’edilizia. Così come il differenziale tende a restingersi in ragione dell’ingresso nel mondo del lavoro di donne che, in media, hanno un più elevato livello di istruzione.
Verso la parità retributiva in Francia, Belgio, Austria e Portogallo
Nel 2012 e nel 2013 alcuni Paesi europei, nell’ambito del contrasto alle disparità retributive di genere hanno approvato delle apposite Leggi. Tra questi c’è la Francia, il Belgio, l’Austria ed il Portogallo. Le misure legislative spaziano dal rafforzamento dei controlli all’obbligo periodico di presentazione di analisi comparative tali da monitorare quella che in azienda è la struttura salariale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA