Lavorare in Cina: cercasi manager e non solo

Daniele Sforza

30 Luglio 2013 - 11:30

Lavorare in Cina: cercasi manager e non solo

Lavorare in Cina? Si può, ed è molto conveniente. Sempre meglio che restare in Italia a guardare annunci di lavoro a dir poco assurdi. Abbiamo già scritto di come molti studenti preferiscano andare in vacanza studio o di lavoro all’estero per apprendere una lingua straniera, fare esperienze professionali e sondare il terreno per capire se ci siano opportunità o meno. La Cina, quasi a sorpresa, è uno dei Paesi più gettonati per i giovani studenti italiani. Di motivi ce ne sono molti.

Cina in cerca di manager

Innanzitutto la Cina è un’economia emergente che ha visto un boom economico non indifferente, ma davanti al quale, sotto molti aspetti, si è trovata impreparata. Proprio per questa ragione il Paese cerca 80mila manager affermati che spingano diverse aziende verso il successo: chiaramente la ricerca si rivolge a profili qualificati, che abbiano già esperienza in merito, ma risulta un segnale emblematico di come la Cina stia cercando di aggrapparsi a forze esterne per dare una risposta concreta al boom economico che l’ha letteralmente travolta.

Naturalmente fanno il loro gioco anche gli stipendi piuttosto alti, a cui vanno ad aggiungersi fondi speciali soprattutto per chi proviene dall’estero, meglio se con un progetto sotto il braccio.

Cina: lavori più richiesti

Non mancano naturalmente altre offerte di lavoro decisamente interessanti: tra i mestieri più richiesti, infatti, figurano architetti, ingegneri, responsabili delle risorse umane, consulenti, web manager e web consultant, mentre tra le professioni emergenti spiccano gli esperti e i consulenti per l’e-commerce.

Lavorare in Cina partendo dall’Italia

Qual è la strada più facile per arrivare in Cina? Lavorare per un’azienda locale che ha come obiettivo quello di espandersi in Oriente. E ovviamente avere la disponibilità a trasferirsi, anche per un determinato periodo di tempo. Tutto il resto verrà da sé, ma certamente il rapporto che c’è tra lo stipendio percepito e il basso costo della vita vi convincerà forse che l’Italia non è ancora il posto giusto per mettere radici.

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