Landi Renzo: Hydrogenics e Uber mettono le ali al titolo

Francesca Caiazzo

23 Maggio 2019 - 12:23

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Il gruppo italiano ha avviato una partnership strategica con Hydrogenics e sarebbe pronto a estendere la collaborazione con Uber anche in Messico, dopo il Brasile.

 Landi Renzo: Hydrogenics e Uber mettono le ali al titolo

Titolo in gran spolvero stamani per Landi Renzo che ha annunciato l’avvio di una partnership strategica con Hydrogenics per la progettazione e lo sviluppo di sistemi e componenti fuel cell a idrogeno per l’heavy duty in tutto il mondo.

La notizia è stata ben accolta dai mercati e, al momento della scrittura, le azioni del gruppo italiano scambiano a 1,192 euro in rialzo del 7,39%.

Accordo tra Landi Renzo e Hydrogenics

L’intesa raggiunta è di un certo rilievo, visto che a siglarla sono due gruppi leader mondiali nel proprio settore di riferimento: Landi Renzo realizza componenti e sistemi di mobilità a gas per il settore automobilistico, Hydrogenics sviluppa soluzioni per energia pulita, tra cui anche moduli di potenza fuel cell, sistemi di rifornimento e impianti elettrolitici per la generazione di idrogeno.

La firma è stata apposta a un accordo non esclusivo che avvia una partnership strategica per la progettazione e lo sviluppo di sistemi e componenti fuel cell a idrogeno per l’heavy duty in tutto il mondo.

La collaborazione, inoltre, non è da escludersi anche per la fornitura di sistemi di alimentazione di veicoli a idrogeno con possibile impiego di tecnologie per elettrolisi.

La mobilità del futuro

Come spiegato in una nota diramata da Landi Renzo, l’accordo prevede che le parti lavorino insieme per progettare e realizzare un prototipo di un sistema di adduzione idrogeno integrato per veicoli heavy-duty.

Una sorte di collaborazione sperimentale che se darà i risultati attesi potrebbe generare nuovi accordi sia in termini commerciali che di partnership per il futuro, guardando alla commercializzazione di sistemi e componenti fuel cell, inclusi accordi di sviluppo, produzione e commercializzazione.

“Siamo entusiasti di questa partnership, che rappresenta per noi un ulteriore importante passo nell’implementazione della nostra strategia per la mobilità del futuro a livello globale. Abbiamo già iniziato a lavorare allo sviluppo di componenti e sistemi a idrogeno e stiamo collaborando con Hydrogenics su sistemi ad idrogeno per l’heavy duty. È una grande opportunità per il nostro Gruppo essere al fianco di una società leader di questo settore, che ci dà la possibilità di avere accesso alle tecnologie fuel cell più innovative”

ha commentato Cristiano Musi, amministratore delegato del gruppo Landi Renzo.

Musi ha anche annunciato inoltre che il gruppo di Cavriago, attraverso SAFE-CEC - il secondo player del settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas - ha avviato una collaborazione con il gruppo canadese per lo sviluppo di soluzioni avanzate per stazioni di rifornimento.

Partnership con Uber anche in Messico?

L’accordo con Hydrogenics non è l’unica buona notizia del giorno in casa Landi Renzo. Il gruppo italiano, secondo quanto riporta Milano Finanza, sarebbe pronto ad allargare la partnership con Uber anche in Messico.

Lo scorso 6 febbraio, Landi Renzo ha annunciato un contratto di collaborazione in esclusiva con Uber Brasile, un’intesa che prevede la conversione a metano delle auto di proprietà degli autisti della società di San Francisco e per i servizi di assistenza post-vendita.

Ora, quasi quattro mesi dopo, la società sarebbe pronta a estendere la partnership anche in Messico, sulla base delle stesse condizioni proposte in Brasile.

Il giudizio degli analisti

Intanto, alla luce delle nuove prospettive e dei risultati finanziari in linea con le attese, gli analisti di Equita Sim hanno alzato il target price di Landi Renzo a 1,66 euro, confermando a hold il rating.

Giova sottolineare che il primo trimestre 2019 del gruppo italiano si è chiuso con un utile netto di 0,59 milioni di euro a fronte del rosso da 1,2 milioni registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Il fatturato è cresciuto del +4,2% passando dai 42 milioni del 31 marzo 2018 agli attuali 43,8 milioni di euro. Migliorati anche l’Ebitda che si attesta a 5,4 milioni e l’Ebit che è pari a 2,3 milioni di euro.

Gli analisti restano comunque in attesa di maggiore visibilità sullo sviluppo del business heavy duty, che ritengono essere il principale catalizzatore, prima di diventare più costruttivi sul titolo che continua a trattare a significativo premio sui peer.

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