La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 7 dicembre al 13 dicembre)

Ufficio Studi Money.it

6 Dicembre 2020 - 16:23

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Gli asset sotto i riflettori di questa settimana. Dai metalli preziosi al forex, dai titoli azionari americani alle soft commodities.

La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 7 dicembre al 13 dicembre)

I mercati azionari europei si fermano in una pausa di riflessione, a parte il listino spagnolo l’Ibex35, che continua nel suo recupero rialzista. Di altro avviso le Borse del Nuovo Continente che proseguono il rally registrando i nuovi massimi storici. I metalli preziosi si riprendono qualche punto nelle ultime cinque sessioni, soprattutto l’oro e l’argento che tornano al test delle rispettive resistenze statiche.

Il dollaro americano si indebolisce contro le principali valute, mentre si assesta nell’ultima sessione contro l’euro dopo il breakout del 1 dicembre 2020. Gli operatori quindi continuano a preferire il mercato USA all’eurozona e a penalizzare il biglietto verde con masse in uscita dal bene rifugio verso asset risk-on. Anche il Bitcoin soffre, ma si mantiene sopra 18.500$.

Europa vs Stati Uniti

I listini europei si prendono una pausa di riflessione dopo il rally della settimana precedente. Il titolo di “migliore mercato” lo guadagna l’Ibex35 con una performance del +1,61%, a seguire il Cac40 con una salita del +0,20%, il Dax30 con un leggero calo dello 0,28% ed infine il FTSEMib40, in testa ai guadagni delle ultime due settimane, cede invece lo 0,78%.

Andamento decisamente migliore rispetto alle Piazze europee per gli indici americani con il Dow Jones che registra un +0,87%, il Nasdaq Composite un +1,95%, migliore listino a stelle e strisce, e l’indice S&P500 che segna un rialzo dello +1,49%.

Da segnalare i livelli importanti per il Dax30 e il FTSEMib40, con il primo al test della resistenza in area 13.360 punti e il secondo alla prova del mantenimento di quota 22.000.

Tra i settori europei più premiati la scorsa settimana troviamo sempre le banche commerciali e i materiali di base, tutti comparti rimasti indietro nella ripresa di fine marzo 2020. Negli Stati Uniti invece, in evidenza il settore farmaceutico, grazie alla ricerca sul vaccino anti Covid19, le banche commerciali e di investimento, oltre al settore dei viaggi e tempo libero e il comparto petrolifero.

Metalli preziosi in ripresa e Petrolio fase di consolidamento. Rame e Platino in evidenza.

L’oro recupera nelle ultime cinque sedute parte del terreno perso dopo il breakout ribassista e si porta al test della resistenza statica in area 1.850$, parte bassa della banda di oscillazione laterale allargata. La SMA(200), media mobile di lungo periodo, si trova poco sotto il livello del prezzo a potrebbe sostenere la quotazione nel caso il livello dovesse rifiutare la violazione. In caso di rottura rialzista il primo obiettivo si troverebbe a quota 1.900$. In caso contrario il target più vicino è il supporto in zona 1.800$.

L’argento sembra performance in modo migliore, con una forza relativa superiore rispetto al lingotto e confermata anche dal Gold/silver Ratio. Il prezzo dell’argento si trova nuovamente all’interno della fase laterale, ma risulta rientrato con più decisione.

Di particolare interesse anche l’allungo del Platino (Future Full0121) alla violazione della resistenza statica in area 1.050 punti con una forte accelerazione nella seduta di venerdì scorso.

Tra i metalli invece resta sotto la lente il rally del Copper (Future Full1220), partito dalla violazione di area 3,20, ed attualmente in una corsa di breve periodo che si assesta a quota 3,5245.

Il Petrolio resta invece sornione durante la scorsa settimana appena sopra la resistenza statica appena varcata. WTI e Brent non allungano, nonostante il breakout, e si assestano in una fase di compressione a range ristretto.

Le riunioni dell’OPEC+ che si sono tenute nei giorni scorsi, dopo quattro incontri consecutivi, hanno alla fine portato ad un compromesso. All’inizio del 2021 arriveranno circa 500mila barili al giorno e ogni mese si ridiscuterà sull’entità dell’offerta. Il mercato forse si attendeva un esito diverso, con una slittamento dei tempi di immissione di nuove produzioni e il prezzo del barile infatti non sembra avere beneficiato degli accordi presi ed appare guardingo sulle sue posizioni.

Eur/Usd in allungo. Kiwi in pausa dopo il rally di breve periodo

L’EUR/USD dopo la rottura della resistenza in area 1,19 mostra i primi segnali di indecisione con la formazione di due candele a range ristretto e con il riassorbimento del massimo all’interno della seduta.

L’euro quindi, dopo la ripresa di vigore, potrebbe cedere qualche punto in area 1,22, che potrebbe condurlo nuovamente verso il test del supporto. La debolezza del dollaro contro le principali valute, supportato anche dall’andamento del Dollar Index, potrebbe però mostrare uno scenario diverso con l’euro in prosecuzione del trend di apprezzamento.

Un’altra valuta ancora sotto i riflettori è il Kiwi (NZD/USD) che sembra lottare per mantener e il prezzo sopra il supporto in area 0,7050. Un attenzione particolare infine meritano anche le valute emergenti ed in primis il pesos messicano (USD/MXN) che si avvia verso il test del supporto statico in area 19,40 e della trendline di lungo periodo e il rand sudafricano (USD/ZAR) alla prova di area 15,15.

Gli asset sotto i riflettori della settimana

Questa settimana sotto i riflettori sui listini americani alcuni titoli del settore tecnologico ed in particolare: Alphabet, alla rottura di area 1.800$, Lam Research, in rally verso quota 500$, Applied Materials, in allungo in zona 90$, Broadcom, alla violazione di quota 400$, Liberty Broadband in corsa a quota 163,16$, Align Techonology al breakout di area 500$, Analog Device, alla rottura di quota 400$, Microchip Technology in allungo in area 144,24$, Nxp Semiconductor e Texas Instrument alla registrazione dei nuovi massimi storici e Dell alla rottura della resistenza statica in area 71$.

Nel comparto non tecnologico invece da segnalare Abbvie, fuori dalla fase di compressione, Caterpillar alla registrazione del nuovo massimo e Nike che continua la sua corsa verso il primo obiettivo rialzista a 140$.

Nel Forex una particolare attenzione all’EUR/USD, al Cable (GBP/USD), con la formazione di un Pin Bar Reversal su una resistenza storica importante a quota 1,35, al Kiwi (NZD/USD) e allo USD/CAD. Sotto i riflettori anche gli esotici ed in particolare USD/ZAR e USD/MXN.

Tra i metalli interessante il movimento del Copper (Future Full1220) in corsa a quota 3,52 e il Platino (Future Full0121) al test di area 1.090 punti.

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