La proposta di Autostrade: cashback dei pedaggi in caso di forti ritardi

Redazione Motori

3 Agosto 2021 - 12:08

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Ecco come funziona il sistema di rimborsi pensato da Autostrade per l’Italia e attualmente al vaglio delle istituzioni.

Era arrivata dall’associazione per la tutela dei consumatori Assoutenti, lo scorso giugno, la richiesta di "un indennizzo traffico al pari di quanto avviene già da anni con treni e aerei". E ora c’è la proposta di Autostrade per l’Italia a recepirla: un cashback dei pedaggi in caso di forti ritardi dovuti ai cantieri.

Come funziona il cashback dei pedaggi proposto da Autostrade

L’idea, attualmente al vaglio del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità e dell’Antitrust, sarebbe supportata da una dotazione per i rimborsi fissata a 250 milioni di euro. I paletti per la compensazione, tuttavia, dovrebbero essere molteplici. Anzitutto, la richiesta di rimborso potrebbe essere avanzata solo in caso di ritardi legati a specifici cantieri, che comportano ad esempio il restringimento della carreggiata, come i maxi-lavori sulla A1 Milano-Napoli o sulla A10 in Liguria (parte di un progetto di ammodernamento finanziato con 750 milioni).

Inoltre, per poter ottenere il rimborso, secondo quanto previsto dalla proposta di Autostrade, il ritardo causato dai cantieri eleggibili dovrebbe essere necessariamente significativo. Un aggettivo aperto alle interpretazioni, ma che in questo contesto avrebbe dei riferimenti precisi, e cioè i tempi medi di percorrenza delle tratte autostradali: 100 chilometri l’ora per le auto e 70 chilometri l’ora per i mezzi pesanti. Per fare i calcoli, Autostrade guarderà ai dati di Google maps, che poi verranno incrociati con quelli relativi alla presenza o meno di un cantiere e con gli orari di entrata e di uscita dall’autostrada degli automobilisti.

Come richiedere il rimborso

In questa prima fase, chi ha il Telepass otterrà il rimborso automaticamente, mentre chi paga con carte o contanti dovrà inviare lo scontrino tramite la nuova app di Autostrade, Free to X, e riceverà l’indennizzo in un’unica soluzione a fine anno. L’iniziativa prevede dei test sperimentali fino a metà settembre, poi una sperimentazione vera e propria dal 15 settembre al 31 dicembre, e infine - in caso di esito positivo - l’entrata a regime nel 2022.

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