La Tasi è solo una IMU mascherata?

La nuova imposta sulla Casa, la Tasi è davvero un’imposta sui servizi o piuttosto è una patrimoniale del tutto simile all’IMU?

La Tasi è solo una IMU mascherata?

Ultimamente si sente molto parlare di questa Tasi, nuova imposta sulla casa introdotta a seguito dell’abolizione Imu sulla prima abitazione.

Già il fatto che l’introduzione sia seguita all’abolizione dell’Imu prima casa fa nascere, naturale, il sospetto che sia stato solo un modo per rinominare la famigerata imposta che tanta battaglia aveva generato nei primi mesi del Governo Letta (potremmo rilevare, volendo fare un po’ di gossip politico, che l’abolizione dell’Imu prima casa abbia costituito il manifesto programmatico dei primi 100 giorni del Governo Letta, come ora le detrazioni per ottenere i ben noti 80 euro in busta paga stanno determinando in un certo modo il manifesto programmatico del Governo Renzi…).

Ma vediamo in dettaglio di cosa si tratta: La Tasi, istituita dalla Cd. Legge di Stabilità 2014, ossia dalla Legge n. 147 del 27 dicembre 2013, è una componente dell’IUC, come prevede l’art 1 comma 639 della legge di stabilità, insieme appunto all’ IMU ed alla Tari (la tassa sui rifiuti che non analizzeremo in questa sede), l’IMU, dice appunto la norma, è ”di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali”, mentre La Tasi non avrebbe natura patrimoniale (si sa che il termine stesso patrimoniale nel nostro paese provoca terrore e sgomento, oltre a una sicura emorragia di voti a chi osi pronunciarlo) mentre avrebbe una natura controprestazionale, ossia sarebbe la controprestazione per i servizi indivisibili (TASI è appunto l’acronimo di TAssa sui Servizi Indivisibili), quali ad esempio la pulizia delle strade, l’illuminazione delle stesse, la cura di parchi e giardini pubblici, offerti dal Comune, Comune che dovrebbe esserne l’unico beneficiario.

Dunque le due imposte, pur avendo apparente diversa natura giuridica, hanno la stessa base imponibile ai sensi dell’art 1 comma 675 della L. di Stabilità, ossia la rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per 160, si pagano insieme ossia il 16 giugno e il 16 dicembre, hanno aliquote diverse (la Tasi ha un aliquota base dell’1 x mille ma in realtà va da zero al 2,5 x mille, con l’eccezione del 2014 che le consente di arrivare fino al 3,3 per mille), ma che sommate non possono superare la massima aliquota Imu (anzi non potevano…viste le recenti modifiche che consentono di arrivare dal 10,6 x mille all’11,4 x mille nel 2014).

Siamo certi che non siano due imposte Gemelle? Con la sola differenza che la Tasi rispetto all’Imu che già non rispettava granchè il principio Costituzionale di Progressività delle Imposte, non sia ancor più regressiva (ossia ingiusta e scarsamente di aiuto alla crescita economica)?

Noi non ne siamo affatto certi, sembra proprio che la Tasi sia una gemella duplicata dell’Imu, ossia un’imposta Patrimoniale e d’accordo con noi sembrerebbe anche lo stesso Presidente della sezione autonomie della Corte dei conti, Mario Falcucci che ha recentemente affermato che la “Tasi non ha proprio nulla di imposta sui servizi, ma è una patrimoniale ad ogni effetto".

Per approfondire la questione anche in relazione ai presupposti alle aliquote, ai parametri di calcolo e all’applicabilità della Tasi ed alle sue similitudini e differenze con L’Imu (che al contrario della Tasi può essere in alcuni casi risparmiata) si legga l’articolo dal Titolo “La Tasi: l’analisi di presupposti, base imponibile per il calcolo, aliquote, scadenze ed applicabilità conduce ad una conclusione: è una Patrimoniale come la gemella Imu”.

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