La Grecia sull’orlo della guerra civile? Una clamorosa bufala. Ecco tutta la verità

Erika Di Dio

19 Febbraio 2013 - 11:04

La Grecia sull’orlo della guerra civile? Una clamorosa bufala. Ecco tutta la verità

"La Grecia è crollata, stanno assaltando i supermercati, nelle città elleniche vige il caos più totale, in Italia nessuno ne parla perchè siamo in campagna elettorale e sarebbe controproducente". Non si fa che parlare di questo in rete, sui vari social network, in tv e persino alla radio. Niente di più falso. La situazione in Grecia non è quella descritta dai media in questi giorni.

La Grecia sta sicuramente ancora vivendo una situazione difficile, in bilico tra "salvataggio" e "bancarotta", sta ancora pagando le conseguenze dell’austerità imposta ad un tessuto economico-sociale già debole, la disoccupazione è altissima, ma non esiste alcuna guerra civile in corso o in procinto di scoppiare. L’unica cosa vera è quella che riguarda l’assalto ai supermercati, ma non l’assalto compiuto da civili disperati e affamati che poi dividono il bottino con altra povera gente per strada, come ci hanno fatto credere in rete, ma quello compiuto da parte di anarchici.

I punti di forza

Invece che raccontare la suddetta bufala, ci sarebbe invece da annotare che il paese sta mostrando dei miglioramenti, che seppur molto lenti e piccoli, ci sono: i conti pubblici stanno tornando in carreggiata, le prime riforme iniziano ad essere approvate ed Atene è prima nella classifica Ocse dei paesi del 2012 che hanno approvato il maggior numero di leggi per aumentare la competitività. Notevoli miglioramenti anche nel campo del turismo, che sembra tornare alla ribalta, con un aumento del 15-20% per quanto riguarda le prenotazioni per la primavera 2013.

Sciopero indetto per domani

Altra notizia vera dell’ultima ora è che domani, mercoledì 20 Febbraio, è stato indetto uno sciopero generale di 24 ore proclamato dall’Adedy e la Gsee, i due maggiori sindacati che raggruppano rispettivamente i lavoratori dei settori pubblico e privato.

Cosa si chiede?

  • La prima, ossia l’Adedy, vuole enfatizzare la propria opposizione agli imminenti licenziamenti che dovrebbero riguardare tutti gli impiegati del settore pubblico;
  • la seconda, la Gsee, chiede invece la firma del contratto collettivo di lavoro e la sua immediata attuazione e chiede la revoca della precettazione e di tutte le misure di carattere penale.

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