La Germania ritira l’oro. Perché? Dobbiamo preoccuparci?

Federica Agostini

16/01/2013

La Germania ritira l’oro. Perché? Dobbiamo preoccuparci?

La Germania, il secondo possessore al mondo di riserve auree, sta pianificando di riportare a casa l’oro depositato a New York e a Parigi. Perché una decisione del genere? Dobbiamo preoccuparci? Secondo l’opinione di molti analisti, qualsiasi siano le ragioni di una scelta di questo tipo, tra le banche centrali più influenti del mondo potrebbe aprirsi una spaccatura piuttosto profonda.

L’oro della Germania

Come riportato dal quotidiano tedesco Handelsblatt, è intenzione della Bundesbank (banca centrale tedesca) di annunciare il ritiro e il conseguente rimpatrio delle riserve (o almeno una parte di esse) possedute presso la Federal Reserve di New York e la Banca di Francia.

La Germania possiede circa 3.400 tonnellate d’oro, di cui soltanto il 31% è conservato a Francoforte, mentre il restante 45% è a New York, il 13% in Francia e l’11% nel Regno Unito.

La notizia che Berlino intenda ritirare il proprio oro fa il giro del mondo in pochissimo tempo, suscitando la reazione di economisti ed analisti in cerca di una risposta alla domanda: perché la Germania ritira l’oro?

Perché la Germania ritira l’oro?

  • Poca reciproca fiducia tra le banche centrali?
    Spiega Ric Spooner, analista CMC Market intervistato dalla CNBC: "Se si tratti o meno di un’azione dovuta alla mancanza di fiducia nei confronti della Federal Reserve è certamente un punto controverso, ma è certo che sarà interpretata in questo modo da alcuni settori del mercato". L’interpretazione generale, a questo punto, è che se davvero gli Stati Uniti siano sulla strada di una crisi del debito, allora per la Germania sarà meno rischioso detenere a casa i propri beni, specie l’oro.
  • Misura preventiva contro una nuova crisi dell’Euro?
    Un’altra corrente d’opinione spiega che ragione per la quale la Bundesbank sta facendo rimpatriare il proprio oro è perché cerca di rinvigorire, nei consumatori tedeschi, la fiducia nei confronti della robustezza della banca centrale. Proprio in questo momento, la certezza legata alla solidità dell’economia tedesca vacilla e la fiducia è in calo. Inoltre, spiegano alcuni analisti, il rimpatrio dell’oro in Germania potrebbe essere una misura preventiva nel caso in cui la situazione dell’Eurozona degeneri.

Cosa cambia per il mercato dell’oro?

Secondo gli analisti, comunque, la locazione geografica dell’oro non influisce sull’andamento del mercato. La Bundesbank è comunque il possessore dell’oro, ovunque questo sia depositato.

Dalla prospettiva del mercato, il fatto è rilevante non è che la Germania ritiri l’oro, piuttosto cosa intenda farne: lo venderà o lo terrà semplicemente a casa?

"Nel 2011 il Venezuela ha fatto rimpatriare alcune riserve dalle banche occidentali per poi vendere parte del proprio oro" - sottolinea lo strategist Nick Trevethan (ANZ Research) lasciando intendere che, forse, in periodi difficili la Buba (Bundesbank) possa riservarsi di vendere parte del proprio possedimento aureo.

La Germania ritira l’oro per fare cosa?

A parte le teorie circa la sfiducia reciproca tra le banche centrali (c’è una corrente di pensiero che sostiene la tesi del ritiro aureo da parte della Buba per testare l’autenticità dei lingotti), la mossa della Bundesbank può avere una spiegazione molto più prosaica: un semplice inventario.

Lo scorso ottobre, la Germania ha ritirato due terzi delle riserve tenute alla Bank of England e secondo quanto riportato dai media, durante lo stesso mese la Corte Costituzionale Tedesca ha stabilito che la Bundesbank può condurre annualmente indagini ed ispezioni fisiche sulle proprie riserve auree nel mondo.

Potrebbe, dunque, trattarsi di una semplice indagine fisica sulle riserve e nonostante qualsiasi speculazione, i mercati non possono far altro che accettare la notizia. Infatti, sebbene si tratti di una pratica inusuale, potrebbe avere un fondo di verità.

Dobbiamo preoccuparci?

Proprio ieri, l’emittente nazionale tedesca Deutsche Welle ha riferito sul suo sito web che la Bundesbank sta reagendo ad un rapporto del Federal Audit Office (una sorta di ufficio federale per il controllo delle finanze) che critica la banca per non aver controllato e verificato la quantità e l’autenticità dei lingotti conservati all’estero.

Così, mentre questi controlli potrebbero ripetersi anche in futuro, ritirando l’oro la Bundesbank avrà maggiore controllo diretto sulle proprie riserve. Atteso per oggi il rilascio delle dichiarazioni in merito, da parte della Bundesbank. Solo allora avremo le idee più chiare al riguardo e potremo capire se è, o meno, il caso di iniziare a preoccuparci.

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