Primo paese al mondo per rete ferroviaria veloce, e in soli 10 anni, la Cina ora punta ad esportare i suoi treni. In arrivo un colosso statale da 170 mila dipendenti.
La Cina è decisa a mostrare i muscoli, anche sui binari.
Con 16 mila km di rete ferroviaria ad alta velocità, dato rilevato nel 2014, il Paese asiatico è oggi il primo al mondo nel settore dei trasportisu ferro ultramoderni.
Un volume di mercato annuo pari ad oltre 12 miliardi di euro, maturato in soli 10 anni.
Nei primi anni del nuovo secolo la Cina faceva ricorso a costruttori di treni già affermati, come Siemens (D), Alstom (F) Bombardier (K) e Kawasaki (J).
Si appoggiava ai leader del mercato per crescere in fretta. Ora a Pechino si vuole passare alla fase 2 del piano. Ovvero esportare il business delle ferrovie ad alta velocità, proponendosi come soggetto attivo, e non più passivo, sul mercato.
Esportando un business che ha assunto credenziali autonome, sotto le sigle di due imprese statali, CSR e CNR, costruttori di treni che hanno deciso di unire le forze, per dare forma a un colosso da 170 mila dipendenti.
La borsa di Shanghai ha comunicato che la fusione avrebbe come obiettivo la
"creazione di un nuovo offerente transfrontaliero e leader a livello mondiale nel campo dell’equipaggiamento ferroviario di alta qualità."
Il nuovo soggetto economico, secondo Bloomberg si attesta su un valore di mercato di 26 miliardi di dollari, per una quota potenziale di mercato globale del 48% (CSR 30% e CNR 18%).
Il che significherebbe scalare i vertici del settore nel giro di 10 anni.
Altri numeri, sempre altisonanti. Dal 2007 al 2014, i treni ad alta velocità cinesi hanno trasportato in totale 3.16 miliardi di passeggeri.
Ogni giorno, 2,49 milioni di cittadini si muovono su treni veloci, che entro la fine del 2015 dovrebbero garantire altri 2 mila km di copertura, per un totale di rete che salirebbe a 18 mila km.
Un altro primato: la tratta Pechino-Canton è la più lunga al mondo tra le TAV, e consente di coprire 2,300 km di distanza in 10 ore di tempo, ad una velocità media di 300 km/h.
La rete disegnata a reticolo nelle sterminate lande cinesi inizia a prendere forma, il business interno si sta saturando, le licenze con i fornitori occidentali stanno per scadere.
C’è l’intenzione di affidarsi alle proprie tecnologie, c’è voglia di espandersi fuori dai confini.
La Cina sta arrivando, anche su binari, e ad alta velocità.
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