Uno dei maggiori asset manager del Regno Unito ha avvertito che l’attenzione costante all’austerità in Europa potrebbe portare ad una "depressione quasi infinita" per la regione.
L’avvertimento arriva in seguito ai commenti di George Soros e del segretario al Tesoro Usa Jack Lew, i quali hanno esortato i leader europei a fare di più per rilanciare la crescita dopo che la Corte del Portogallo ha respinto alcune delle misure di austerità del paese, dalle quali dipende il suo piano di salvataggio.
Prospettive cupe
"Le prospettive per la ripresa del PIL [prodotto interno lordo] nella zona euro nel 2013 o nel 2014 sono in diminuzione", ha detto John Greenwood, capo economista di Invesco Perpetual.
"La mia previsione è di una crescita reale del PIL del -0,2%, a fronte di una stima di circa il -0,5% nel 2012. Insomma, non ci sarà una ripresa significativa nel 2013, e vi è il rischio che la crisi si estenda anche nel 2014".
Greenwood ha aggiunto che il precedente creato dal piano di salvataggio di Cipro ha fatto sì che le banche della zona euro assumeranno un atteggiamento molto più conservatore con i prestiti in futuro, con un conseguente esteso deleveraging.
"In vista di questo risultato, è chiaro che l’ortodossia all’area dell’euro comporti ulteriore austerità e una depressione quasi infinita", ha detto.
Contro l’austerità
Lunedì, Jack Lew, nuovo segretario al Tesoro Usa, ha esortato i funzionari europei ad adottare politiche più favorevoli alla crescita. I suoi commenti hanno fatto eco a quelli del suo predecessore, Timothy Geithner, che ha ripetutamente invitato l’Europa ad "andarci piano" con l’austerità.
Greenwood ha detto che la zona euro potrebbe anche affrontare la deflazione in futuro, in particolare nei paesi periferici, a causa della bassa crescita del denaro e del credito e gli alti tassi di disoccupazione.
"Il pericolo più a lungo termine è una "giapponesizzazione" dell’Europa, con la crescita che si ferma e la deflazione che prende piede", ha detto.
La Grecia è entrata in deflazione per la prima volta in 45 anni a marzo, secondo i dati pubblicati ieri. I prezzi al consumo sono scesi dello 0,2% su base annua nel primo mese della di deflazione della Grecia dal 1968.
Il primo ministro portoghese Pedro Passos Coelho ha avvertito questa settimana che continuerà a perseguire ulteriori tagli alla spesa, nonostante la sentenza di venerdì della Corte Costituzionale, secondo cui i tagli ai salari e alle pensioni per i lavoratori del settore pubblico sono illegittimi.
Tuttavia, gli analisti hanno detto che l’austerità fiscale non sta riuscendo ad aiutare il paese.
"Il programma di salvataggio del Portogallo del 2011 è andato fuori strada un bel po’ di tempo fa. Se non fosse per la clemenza della troika e il rally drammatico del debito portoghese, il programma sarebbe già fallito ora", ha detto Nick Spiro di Spiro Sovereign alla CNBC.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Cnbc |
© RIPRODUZIONE RISERVATA