Julius Lothar Meyer: chi è e perché Google gli dedica il doodle di oggi

Martino Grassi

19 Agosto 2020 - 11:14

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Chi è Julius Lothar Meyer lo scienziato tedesco a cui è stato dedicato il doodle di oggi?

Julius Lothar Meyer: chi è e perché Google gli dedica il doodle di oggi

Chi è Julius Lothar Meyer, il protagonista del doodle di Google di oggi? Di tanto in tanto Google sostituisce il suo logo, nella hompage del motore di ricerca per celebrare alcuni particolari eventi e personaggi, oggi l’onore spetta a Julius Lothar Meyer, un chimico tedesco che visse nello stesso periodo di Dmitri Mendeleev, il primo a realizzare una tavola periodica completa degli elementi chimici. Oggi ricorre il 190esimo anniversario della sua nascita.

Solo un anno dopo la pubblicazione della tavola di Mendeleev anche Julius Lothar Meyer pubblico una versione rivisitata e aggiornata delle sua tabella, che assomigliava molto a quella dello scienziato russo, tuttavia Lothar Meyer non rivendicò mai la priorità della scoperta.

Chi è Julius Lothar Meyer

Julius Lothar Meyer nasce il 19 agosto di 190 anni fa in una famiglia tedesca di medici a Varel. Inizia gli studi di medicina, ma presto si interessa alla chimica fisiologica. Ottiene anche un dottorato di ricerca a metà del 1800 con cui dimostra che l’ossigeno si combina con l’emoglobina durante la respirazione, anche se non riuscì a identificare il componente presente nel sangue responsabile di questo legame.

Fu anche professore in diverse università tedesche, ma il suo merito principale fu quello di aver elaborato un trattato che includeva al suo interno una prima versione della tavola periodica, comprendente ben 28 elementi.

Perché Google gli dedica il Doodle?

Google ha deciso di dedicare il doodle a Julius Lothar Meyer per il suo cospicuo contributo al mondo della scienza. Grazie alla sua intuizione infatti si è riusciti a porre le basi dell’attuale tavola periodica, l’idea si cui si fonda la sua catalogazione degli elementi chimici era quella secondo cui le proprietà chimiche e fisiche degli elementi non sono casuali, ma seguono un preciso ordine.

Nello specifico capì che i vari elementi avevano simili proprietà e un peso anatomico analogo o che aumentava in modo regolare. Nello stesso periodo anche Mendeleev stava sviluppando una tavola simile, basata sullo stesso metodo, che pubblico nel 1869. Nella tavola di Mendeleev erano contenuti i 56 elementi conosciuti all’epoca.

Solamente un anno dopo anche Julius Lothar Meyer pubblico una revisione della sua tavola, molti simile a quella di Mendeleev con cui dimostrò la periodicità degli elementi in relazione al loro peso anatomico. Lo scienziato tedesco tuttavia non rivendicò mai la priorità della scoperta, e aggiunse che gli spazi rimasti vuoti, sarebbero dovuti essere stati colmati da altri elementi che la scienza dell’epoca ancora non conosceva, facendo delle previsioni sulle possibili caratteristiche degli elementi mancanti, alcune delle quali si sono poi dimostrate essere corrette.

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