Jeff Bezos ci manda nello spazio: biglietti in vendita dal 2019

Federica Macerola

25 Giugno 2018 - 16:09

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La Blue Origin di Jeff Bezos potrebbe iniziare a vendere biglietti per viaggi spaziali già dall’anno prossimo. Il prezzo a persona? Stellare, ovviamente...

Jeff Bezos ci manda nello spazio: biglietti in vendita dal 2019

Blue Origin, società di voli spaziali fondata dal CEO di Amazon Jeff Bezos, punta a vendere biglietti per viaggi spaziali a partire dal prossimo anno.

“Abbiamo in programma di iniziare presto i primi test con passeggeri a bordo” ha dichiarato a una conferenza di Amazon Web Services il vicepresidente Rob Meyerson, aggiungendo “Ci aspettiamo di cominciare la vendita dei biglietti nel 2019”.

Non si hanno ancora dettagli sui costi, che sappiamo però essere elevati: le stime vanno dai 100.000 ai 250.000 dollari a persona, in linea con i prezzi del competitor Virgin Galactic che ha venduto i suoi biglietti a circa 200.000 dollari l’uno.

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Viaggi nello spazio nel 2019 con Blue Origin

La capsula utilizzata per il viaggio sarà la New Shepard che con la sua area di quasi 50 metri quadri consente comodamente la presenza a bordo di sei astronauti. Il razzo è riutilizzabile e una volta separato dalla capsula è progettato per tornare sulla Terra.

La capsula invece arriverà a una quota di circa 100 chilometri. In quel momento i passeggeri potranno slacciare le cinture e sperimentare l’assenza di gravità mentre godono della vista sul pianeta per qualche minuto, prima di tornare ai posti e iniziare la discesa, che si concluderà con un atterraggio tramite paracadute.

Blue Origin, SpaceX e Virgin Galactic

Blue Origin va ad aggiungersi a un certo numero di società private che puntano al settore del turismo spaziale.

La prima che viene in mente è SpaceX di Elon Musk, CEO di Tesla, che è in grado con il suo Falcon Heavy di raggiungere quote ben più alte della New Shepard. Elon Musk ha già parlato di viaggi turistici oltre i confini terrestri, e in particolare di visite sulla Luna, ma per ora si sta concentrando sui contratti militari.

La già citata Virgin Galactic fondata da Richard Branson, invece, propone lo stesso servizio della Blue Origin ma con una grande differenza: ha infatti iniziato a vendere i biglietti più di dieci anni fa, quando il viaggio spaziale per turisti era ancora un sogno.

La società, che ha venduto almeno 650 biglietti, ha dovuto però affrontare dei problemi nel 2014, quando l’esplosione della sua SpaceShipTwo ha causato la morte di un pilota. Potrebbe quindi rimanere indietro rispetto alla rivale e molto probabilmente dovrà rimandare i primi voli, previsti inizialmente entro quest’anno.

Il record di primo turista spaziale, invece, è detenuto da Dennis Tito che nel 2001 ha comprato un posto a bordo di un viaggio nello spazio di natura non commerciale organizzato dalla Russia.

Per chi non si accontenterà solo del viaggio, poi, c’è la possibilità di soggiornare tra le stelle nel primo hotel nello spazio, la cui apertura è prevista per il 2021.

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