Iva al 22%: ecco quanto ci costerà l’aumento e su quali prodotti peserà maggiormente

Vittoria Patanè

13 Settembre 2013 - 10:15

Iva al 22%: ecco quanto ci costerà l’aumento e su quali prodotti peserà maggiormente

Dal primo ottobre scatterà l’aumento dell’IVA. L’aliquota passerà dall’attuale 21% al 22%, a meno che non si verifichino improbabili cambiamenti dell’ultim’ora.

Se quindi il Governo, con una misura alquanto discussa è riuscito a tagliare l’IMU, nulla ha potuto fare contro l’imposta sul valore aggiunto che dal mese prossimo peserà sui consumi (ormai sempre più esigui) di imprese e famiglie.

Quanto ci costerà quest’aumento? 103 euro all’anno per famiglia secondo i dati elaborati e diramati dalla CGIA di Mestre.

I dati

L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese ne è sicura. L’aumento dell’IVA al 22% darà il colpo di grazia ai consumi degli italiani, causando un crollo ancora più considerevole di quello che si registra attualmente.

A pagarne il prezzo saranno soprattutto le famiglie più numerose che verranno strozzate dai rincari.

Il presidente della CGIA, Giuseppe Bortolussi, sottolinea come il passaggio dell’aliquota al 22% peserà sui consumatori per quasi un miliardo di euro e il gettito IVA passerà nel 2014 a 4,2 miliardi di euro.

Secondo l’Associazione poi, l’aggravio per una famiglia di tre persone aumenterà di 88 euro l’anno, mentre in una famiglia composta da 4 componenti salirà addirittura di 103 euro. Tutto ciò però accadrà nel 2014 perché, per quanto riguarda l’anno in corso, l’aumento interesserà solo gli ultimi tre mesi e sarà pari a 22 euro per un nucleo familiari di 3 persone e a 25,75 euro per i nuclei familiari di 4 persone.

Quali prodotti saranno maggiormente interessati?

I prodotti maggiormente coinvolti nell’aumento al 22% saranno carburanti, vino, abbigliamento, riparazioni auto, mobili, elettrodomestici, computer e giocattoli; senza tener conto ovviamente degli alimentari.

Per quanto riguarda i carburanti soprattutto, come se fare benzina per le nostre auto non ci costasse già abbastanza, i rincari si faranno sentire, mentre se disgraziatamente la nostra automobile avesse qualche problema, farla riparare da un meccanico o da un carrozziere ci costerà dai 33 ai 39 euro l’anno in più.
Abbigliamento e calzature? Dai 18 ai 22 annuali in più mentre mobili ed elettrodomestici peseranno dai 13 ai 17 euro in più.

Le parole del presidente

Giuseppe Bortolussi lancia un nuovo appello al Governo perché questo trovi il modo di evitare un aumento che, a detta sua, rischia di far crollare definitivamente i consumi degli italianI:

“Bisogna assolutamente scongiurare questo aumento . Se ciò non avverrà, corriamo il serio pericolo di far crollare definitivamente i consumi che ormai sono ridotti al lumicino. Questa è una crisi economica che va affrontata dalla parte della domanda: solo incentivando i consumi interni possiamo rilanciare la produzione. Altrimenti, siamo destinati ad accentuare la fase recessiva che comporterà un aumento delle chiusure aziendali e la crescita del numero dei senza lavoro. Per questo è necessario evitare l’aumento dell’Iva previsto dal prossimo 1 ottobre”.

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