Italia: PIL conferma recessione tecnica, ma minore del previsto

C. G.

5 Marzo 2019 - 10:52

Italia: il PIL del 4° trimestre 2018 ha confermato la recessione tecnica, eppure il dato ha sorpreso le attese del mercato

Italia: PIL conferma recessione tecnica, ma minore del previsto

Italia: il PIL del 4° trimestre 2018 ha confermato la recessione tecnica già emersa in occasione della rilevazione di fine gennaio. Qualcosa però è cambiato rispetto a quell’indagine.

A confronto con il periodo luglio-settembre, il Prodotto Interno Lordo italiano è diminuito dello 0,1%, mentre su base annua, e dunque a confronto con l’ultimo trimestre del 2017, la crescita è stata dello 0,0%.

I dati si sono interfacciati con quelli della rilevazione preliminare, che aveva parlato di una flessione più marcata (-0,2%) su base trimestrale e di una lieve avanzata (+0,1%) su base tendenziale.

“La variazione congiunturale del PIL relativa a tale trimestre è stata rettificata al rialzo rispetto alla stima flash di fine gennaio, da -0,2 a -0,1%”,

ha fatto notare l’Istat.

PIL Italia: l’Istat fa chiarezza

L’odierna rilevazione sul PIL dell’Italia non ha fatto che confermare (seppur in maniera diversa rispetto alle attese) un rallentamento già evidente, ribadito poi da numerosi altri indicatori macro come quelli relativi all’industria, sprofondata sui minimi del 2009.

A confermare i dati odierni è stato come sempre l’Istat, che su base trimestrale ha fatto notare come tutti i principali aggregati della domanda interna siano aumentati (+0,1% i consumi finali nazionali e +0,3% gli investimenti fissi lordi). Le importazioni sono cresciute dello 0,7%, mentre le importazioni sono avanzate in maniera più evidente, dell’1,3%.

I dati concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010), sul PIL dell’Italia analizzato dal 1° trimestre 2006 al 4° trimestre 2018. Fonte: Istat

Un confronto

Il quarto trimestre non si è rivelato particolarmente positivo per il PIL dell’Italia che, come accennato, è entrata in recessione tecnica. Altre economie, però, hanno registrato tassi di crescita più importanti e, a fare il paragone è stato proprio l’Istat.

Gli Stati Uniti, ad esempio, sono avanzati dello 0,6% su base trimestrale e del 3,1% su base tendenziale. La Francia ha messo a segno rispettivi 0,3% e 0,9%, mentre in Germania la crescita su base congiunturale è rimasta stazionaria, mentre quella su base annua è risultata dello 0,6%.

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