Istat: drastico aumento della povertà in Italia. Commenti dall’estero

Erika Di Dio

23 Maggio 2013 - 09:56

Istat: drastico aumento della povertà in Italia. Commenti dall’estero

Milioni di italiani sono troppo poveri per riscaldare le proprie case, per mangiare in modo adeguato o per andare in vacanza, ha riferito l’Istituto nazionale di statistica in Italia (ISTAT).

Stato della Nazione? Disastroso

Nella sua relazione annuale sullo "Stato della nazione", l’Istat ha detto che un quarto degli italiani si sta dirigendo verso una "grave deprivazione", mentre il numero degli italiani che già vivono in povertà è raddoppiato in due anni.

L’istituto ha “misurato” le famiglie italiane in base a nove indicatori di povertà, come ad esempio la spesa delle famiglie, lo stato di occupazione e di riscaldamento domestico, e ha giudicato coloro che si rivedevano in più di quattro indicatori come gravemente svantaggiati. Le famiglie con tre indicatori sono invece quelli che si dirigono verso la povertà.

L’ISTAT ha rilevato che il 14,3% della popolazione italiana, ossia circa 8,6 milioni di persone, abbia subito gravi deprivazioni nel 2012, rispetto al 6,9% del 2010. Nel frattempo, 14,9 milioni di italiani si stanno dirigendo verso la povertà.

Inoltre, l’ISTAT ha trovato che il divario tra i più ricchi del Nord Italia e i più poveri del Sud sia diventato più pronunciato nel 2012, con un italiano del Sud su cinque che vive in povertà.

Declino italiano

L’economia italiana si è contratta del 2,4% nel 2012, un declino che l’ISTAT ha attribuito a un calo dei consumi.

Nicholas Spiro, direttore di Spiro Sovereign Strategy, ha parlato così del rapporto dell’Istat:

È un promemoria, se ve ne fosse bisogno, della gravità e della portata della recessione in Italia, la più lunga dalla seconda guerra mondiale. L’economia italiana sembra che non si riprenderà più, e già non era forte nemmeno prima.

L’ISTAT ha rilevato che quasi due terzi degli italiani hanno tentato di ridurre la propria spesa alimentare nel 2012, con una percentuale in aumento (16,6%) delle famiglie che non può permettersi un pasto a base di proteine, come la carne, ogni due giorni.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: CNBC

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