Interrogatorio di garanzia: cos’è, come funziona, modalità e termini

Isabella Policarpio

26 Aprile 2019 - 09:35

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Cos’è l’interrogatorio di garanzia? Come funziona? Disciplina, termini, impedimenti e modalità di svolgimento.

Interrogatorio di garanzia: cos’è, come funziona, modalità e termini

Cos’è l’interrogatorio di garanzia? Come funziona e quando si svolge?

Dunque, nel nostro ordinamento penale, l’interrogatorio di garanzia è un adempimento del giudice necessario a stabilire in che ordine e misura applicare le misure cautelari a chi è sottoposto a fermo o è stato arrestato in flagranza di reato.

L’interrogatorio di garanzia risponde all’esigenza di tutelare il diritto di difesa della persona indagata. Infatti, durante l’interrogatorio, il giudice ha modo di valutare le ragioni e la posizione dell’indagato e in seguito stabilire quale misura restrittiva o coercitiva applicare.

L’interrogatorio di garanzia deve sempre svolgersi in presenza dell’avvocato e chi vi è sottoposto può avvalersi della facoltà di non rispondere.

Interrogatorio di garanzia: cos’è, come e quando si svolge

Ai sensi dell’articolo 294 del Codice di procedura penale, l’interrogatorio di garanzia - come suggerisce il nome - è un tipo di interrogatorio che serve a garantire il diritto di difesa dell’indagato.

Infatti, esso viene ordinato dal giudice nella fase immediatamente successiva all’esecuzione di una misura cautelare e serve a stabilire se e in quale misura applicare nuove misure o confermare quelle in atto.

L’interrogatorio di garanzia è un momento fondamentale: qui avviene il primo contatto tra il giudice e la persona sottoposta a misura cautelare ed è il momento in cui l’indagato può difendersi, facendo valere le proprie ragioni. In questa sede, egli deve sempre essere affiancato dall’avvocato (che deve essere avvisato tempestivamente dello svolgimento dell’interrogatorio) e può avvalersi della facoltà di non rispondere.

Interrogatorio di garanzia: entro quali termini?

L’interrogatorio di garanzia deve rispettare termini ben precisi:

  • entro 5 giorni dall’inizio della custodia cautelare in carcere;
  • entro 10 giorni dall’inizio di tutte le altre misure cautelari (divieto di espatrio, divieto o obbligo di dimora, allontanamento dalla casa familiare, sospensione della potestà genitoriale…).

Se il Pubblico ministero ne fa espressa richiesta, in caso di custodia cautelare, detto termine può essere abbreviato a 48 ore.

Il mancato rispetto dei termini indicati comporta la decadenza della misura cautelare.

Interrogatorio di garanzia: oggetto e modalità di svolgimento

Lo scopo dell’interrogatorio di garanzia è fornire al giudice le informazioni necessarie a valutare le condizioni di applicabilità della misura cautelare in via di esecuzione. Quindi, se nel corso dell’interrogatorio emergono elementi nuovi, il giudice può predisporre la sostituzione della misura in atto o addirittura la revoca.

L’interrogatorio di garanzia deve svolgersi nel rispetto dei principi che regolano il libero interrogatorio, quindi non possono mai essere utilizzati - nemmeno con il consenso dell’indagato - metodi o tecniche che inficiano sulla libera autodeterminazione dell’indagato nonché pratiche violente o che alternano la capacità di ricordare o valutare i fatti.

Prima dell’inizio dell’interrogatorio, la persona deve sempre essere avvisata che le dichiarazioni rese potranno essere utilizzate nei suoi confronti e che può avvalersi della facoltà di non rispondere.

Il giudice deve esporre all’interrogato in maniera chiara ed esaustiva i fatti di cui è accusato e gli elementi di di prova a suo carico; se non arreca danno alle indagini, deve anche dichiarare le fonti.

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