Instagram e gli adesivi del Ramadan: perché non tutti dovrebbero usarli

Matteo Novelli

15 Aprile 2021 - 14:13

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Perché utilizzare gli adesivi del Ramadan su Instagram può essere sbagliato e controproducente: ecco perché non tutti dovrebbero utilizzarli.

Instagram e gli adesivi del Ramadan: perché non tutti dovrebbero usarli

Da qualche giorno su Instagram sono disponibili gli adesivi del Ramadan nelle storie: sticker dedicati a un periodo molto importante per la religione e cultura musulmana e che il popolare social network celebra con le storie. Un’opzione che, però, andrebbe utilizzata con cognizione di causa e non da tutti: ma perché?

Il motivo è legato alla forte componente culturale che lega questi sticker e al forte peso che il Ramadan ha all’interno della comunità musulmana, sensibile e attenta su questo tipo di tematiche.

Nei giorni scorsi avrete sicuramente notato come Instagram, da prassi, tenda a premiare chi utilizza questi sticker posizionandolo in cima in alto a sinistra, all’interno del primo cerchio delle stories: è successo già in passato con gli adesivi del capodanno cinese, del Pride e molti altri. Ma è davvero corretto utilizzare adesivi che hanno una forte componente culturale per fare più views e mettere in risalto il proprio profilo? Perché è sbagliato usarli in modo improprio?

Proviamo ad analizzare la questione e a capire come e quando dovrebbero essere utilizzati adesivi con una identità forte come quella del Ramadan, pur essendo disponibili per tutti su Instagram.

Adesivi Ramadan su Instagram: perché non andrebbero usati da tutti

La questione è delicata e può essere letta attraverso diverse sfumature e punti di vista. Il primo potrebbe essere l’appropriazione culturare che, di fatto, è un atteggiamento su cui da poco si è iniziato ad assumere consapevolezza (vedasi il caso blackface o un bianco caucasico che si veste da nativo americano o cinese).

In generale, ciò che appartiene a una determinata cultura e ne compone un suo tratto caratteristico non dovrebbe essere soggetto a un atto predatorio, pur spesso incosapevole, da parte di qualcuno che, a quella cultura, è prettamente estraneo. Attenzione: non si tratta di seprararne la conoscenza e lo scambio reciproco di informazioni e arricchimento, alla base di ogni rapporto che da anni fa da culla alla civiltà,

Ciò che è sbagliato è l’uso improprio dell’adesivo per fare views e mettere in risalto il proprio profilo Instagram, sfruttando un elemento creato per celebrare una determinata cultura usandolo senza alcun contesto.

Perché non bisogna usare l’adesivo del Ramadan su Instagram solo per far risaltare il profilo

Questo a cosa dovrebbe portare, all’utilizzo dell’adesivo solo da parte di musulmani? No, ma a un utilizzo più consapevole.

L’adesivo del Ramadan è infatti presente su Instagram, è aperto a tutti gli utenti e permette di avere uno sticker che permette il raggruppamento per topic delle stories. Puro social media marketing quindi ma quello che può fare la differenza è il modo in cui si utilizza lo strumento offerto agli utenti per determinati calcoli e strategie.

Ergo, postare un seflie per risaltare in alto con l’adesivo del Ramadan, senza contesto: sbagliato. Utilizzare l’adesivo per veicolare contenuti in linea al tema dell’adesivo, pur non essendo musulmani o non osservando il Ramadan: giusto.

Il modo di pensare determina la nostra società e anche il modo in cui, anche un social network molto attento alla vendita e alla profilazione dei propri utenti, anche Instagram può essere un luogo importante per portare avanti quella inclusione spesso decatanta. Un piccolo passo per assumere maggior consapevolezza verso questi strumenti e il loro significato nell’ottica del rispetto.

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