Sterlina stabile sul forex dopo la comunicazione del dato sull’inflazione nel Regno Unito, sceso ai minimi da ottobre 2009
Stamattina è stato pubblicato il tasso di inflazione nel Regno Unito, sceso sui valori minimi di ottobre 2009 ma comunque in linea con le attese degli analisti finanziari. L’indice dei prezzi al consumo a febbraio ha evidenziato un incremento dello 0,5% rispetto al mese precedente. Su base annua, invece, l’inflazione UK è aumentata dell’1,7% dall’1,9% di gennaio. A favorire il rallentamento dell’inflazione in Gran Bretagna è stata la riduzione dei prezzi dei carburanti, ma anche le pressioni al ribasso sui prezzi di gas, luce, calzature e abbigliamento.
Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi nel mattone, a gennaio c’è da registrare una crescita dell’indice dei prezzi delle abitazioni calcolato dall’ONS al 6,8% dal 5,5%. I dati sui prezzi appaiono piuttosto contrastanti e per questo la sterlina ha evidenziato un sostanziale equilibrio a seguito della pubblicazione del dato sull’inflazione. Sul forex il tasso di cambio sterlina/dollaro si sta muovendo comunque leggermente al rialzo. Il cable ha superato quota 1,65 per spingersi in area 1,6520. Ieri la valuta britannica aveva registrato il minimo più basso da oltre un mese a 1,6565 dollari.
A questo punto gli investitori cercheranno di capire l’andamento dell’indice mensile delle vendite al dettaglio nel Regno Unito in uscita giovedì. Se il dato risulterà negativo e/o inferiore alle aspettative, la sterlina potrebbe finire ancora nel mirino dei venditori in quanto aumenterebbero le pressioni sulla Bank of England per una rivisitazione della forward guidance sui tassi di interesse. Tuttavia come affermato di recente dal cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, nel corso della presentazione del Budget 2014 al Parlamento britannico, l’economia del Regno Unito crescerà più di quanto atteso nei mesi scorsi e meglio di Stati Uniti, Giappone e Germania.
Il miglioramento nel mercato del lavoro - ben visibile da quando si è insediato il nuovo governatore della BoE, Mark Carney, poco meno di un anno fa – dovrebbe però spingere la BoE a utilizzare toni hawkish e ad avvicinare la stretta monetaria per la fine di quest’anno. La sterlina potrebbe, quindi, soffrire nel breve periodo ma poi avrebbe buoni margini di upside nei mesi successivi, in particolare contro euro e yen, in vista dell’aumento dei tassi e della fine del piano di stimoli monetari.
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