Industria 4.0: cos’è e cosa prevede il nuovo piano per le imprese

Antonio Atte

18/11/2016

18/11/2016 - 13:18

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Industria 4.0: cos’è e cosa prevede? Ecco i punti chiave del nuovo piano del governo per le imprese che investono in ricerca e innovazione.

Industria 4.0: cos’è e cosa prevede il nuovo piano per le imprese

Industria 4.0: cos’è e cosa prevede il nuovo progetto di politica industriale - Il prossimo 7 dicembre il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia incontrerà il sindacato per siglare il patto per la fabbrica, lanciato dal numero uno degli industriali alla fine di ottobre. Secondo Boccia, il tavolo con i sindacati sarà un’occasione per discutere

“non solo dell’idea della fabbrica che abbiamo ma dell’idea di società, convinti che la crescita sia un progetto paese, la precondizione per affrontare il tema della povertà e delle disuguaglianze”.

Il presidente di Confindustria è tornato a parlare anche del progetto Industria 4.0, messo in campo dal governo. Per Boccia Industria 4.0 rappresenta un’opportunità per spingere le aziende a investire nell’innovazione tecnologica. Tuttavia - ha sottolineato l’imprenditore - è alto

“il rischio che lo strumento uguale venga utilizzato soprattutto da chi è più forte e che vengano danneggiate le aree critiche del Paese. Per questo motivo pensiamo a politiche uguali ma più intense al Sud”.

Ma cos’è Industria 4.0 e cosa prevede il nuovo progetto di politica industriale varato dal governo?

Industria 4.0: cos’è e cosa prevede

Un super piano da 13 miliardi di euro dal 2017 al 2020 per sostenere le aziende italiane nel processo di digitalizzazione e robotizzazione dei sistemi produttivi. Questo, in sintesi, il contenuto del nuovo progetto del governo per le imprese, presentato a settembre a Milano dal premier Matteo Renzi e dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

Il piano - battezzato “Industria 4.0”, dal nome del processo figlio della quarta rivoluzione industriale che porterà a una produzione completamente automatizzata e interconnessa - parte dallo stanziamento di 13 miliardi di risorse pubbliche, allo scopo di “attivare investimenti innovativi con incentivi fiscali”, come ha spiegato Calenda.

Il contributo delle casse pubbliche sarà spalmato nell’arco di otto anni. Di questi 13 miliardi, 0,9 saranno stanziati già nella legge di Stabilità 2017 per il rifinanziamento del Fondo Statale di Garanzia.

Industria 4.0: le principali misure a partire dal 2017

Le principali misure che saranno attivate a partire dal 2017 sono le seguenti:

  • proroga del superammortamento al 140%, già contenuto nella finanziaria 2016;
  • introduzione di un iperammortamento al 250% per gli investimenti nell’industria 4.0;
  • innalzamento del credito d’imposta dal 25% al 50% su spese in ricerca e sviluppo superiori alla media dell’ultimo triennio;
  • detrazioni fiscali al 30% per investimenti in piccole/medie imprese innovative fino a un milione di euro.

Industria 4.0: attesi 24 mld di investimenti privati aggiuntivi

Con il piano Industria 4.0 il governo spera di mobilitare investimenti privati aggiuntivi per 24 miliardi di euro in quattro anni, di cui:

  • 10 miliardi per incentivare gli investimenti privati su tecnologie e beni Industria 4.0;
  • 11,3 miliardi per aumentare la spesa dei privati in ricerca, sviluppo e innovazione;
  • 2,6 miliardi per potenziare la finanza a supporto di Industria 4.0, start-up e venture capital.

Industria 4.0: ecco le università utilizzate come centri di ricerca

Il piano Industria 4.0 coinvolge inoltre diverse università italiane, le quali fungeranno da centri di ricerca a supporto delle imprese.

Gli istituti in questione sono: Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Politecnico di Bari, le università del Veneto (aggregate in un polo unico), la scuola superiore Sant’Anna di Pisa, l’ateneo di Bologna e la Federico II di Napoli.

Industria 4.0: Confindustria guarda con favore al nuovo piano

A dieci anni da Industria 2015, il piano varato nel 2006 dal governo Prodi con l’allora ministro Pier Luigi Bersani, con Industria 4.0 l’Italia torna a occuparsi di politica industriale nel tentativo di non perdere il passo dei suoi diretti concorrenti (come la Germania).

Il numero uno di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha salutato positivamente il progetto presentato dal governo:

“Il nuovo piano 4.0 è una grande occasione che l’industria italiana deve cavalcare. Condividiamo il percorso su cui si è impegnato il governo, ci fa felici veder recepita l’impostazione di una politica dell’offerta. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme ed è importante che le misure più operative vengano inserite nella legge di Bilancio”.

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