Boccia da Rimini: i consigli al governo per far ripartire l’Italia

Antonio Atte

22 Agosto 2016 - 17:29

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Investimenti, riforme, legge di stabilità: i punti toccati ieri dal presidente di Confindustria Boccia durante il suo intervento al Meeting di Rimini.

Boccia da Rimini: i consigli al governo per far ripartire l’Italia

Nonostante i problemi che da troppi anni affliggono la sua economia, l’Italia oggi è ancora il secondo Paese manifatturiero d’Europa dopo la Germania. Superati questi handicap, non dobbiamo porci limiti: il futuro è nostro, perché abbiamo “gli imprenditori più bravi del mondo”. E’ questo, in sintesi, il pensiero del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia sul futuro del Belpaese, espresso in uno dei passaggi più appassionati del discorso tenuto ieri di fronte alla platea del Meeting di Rimini.

Per rimettere in modo l’Italia, secondo Boccia, è necessario “partire dall’offerta e non dalla domanda”. “Rafforzare le imprese italiane - ha spiegato il numero uno degli industriali - significa renderle competitive, riattivare il circolo virtuoso dell’economia, più investimenti, più occupazione, più domanda interna”.

Legge di stabilità: Boccia si aspetta scelte selettive

Il mostruoso debito pubblico italiano - aumentato di altri 77 miliardi nel primo semestre del 2016 - lascia pochi margini di manovra al governo in vista della prossima legge di stabilità.

Dall’esecutivo Boccia si aspetta “scelte selettive” sulla produttività e sugli investimenti privati. Insomma, “con poche risorse” bisogna “fare cose intelligenti”: motivo per cui, per il presidente di Confindustria, 7 miliardi da destinare al rinnovo del contratto del pubblico impiego sono eccessivi.

Boccia: da banche nessuna crisi sistemica

Sulla questione banche, Boccia ha spiegato che i mali del sistema creditizio italiano affondano le loro radici nella crisi finanziaria che va avanti dal 2007, durante la quale “abbiamo perso oltre 10 punti di Pil”. Tuttavia Boccia non ritiene

che le criticità delle banche siano un elemento di crisi sistemica del paese, perché abbiamo banche fortissime, alcune anche tra le più forti in Europa, e su questo dobbiamo lavorare.

Boccia: shopping straniero in Italia è un bene

Boccia inoltre si dice favorevole all’interesse per le aziende italiane da parte di gruppi stranieri, a patto che gli investimenti procedano in maniera bidirezionale. “Se ci apriamo al mondo - ha sottolineato - dobbiamo accettare che qualcuno acquisti nostre aziende come noi dobbiamo comprare nel mondo”.

Referendum costituzionale, Boccia si schiera per il Sì

Il discorso non poteva non cadere sul prossimo referendum costituzionale d’autunno, in vista del quale Boccia ha ribadito il sostegno di Confindustria alle riforme messe in campo dal governo Renzi:

Noi siamo per il sì perché riteniamo che la governabilità e la stabilità siano la precondizione per una politica economica di lungo termine. Questo Paese non può fare politiche di breve ma le deve fare di lungo periodo e per farlo ha bisogno di governabilità e di stabilità e, aggiungiamo, una terza dimensione che è quella di rimuovere le criticità del Titolo V e di rimuovere le conflittualità tra Stato e Regioni. Noi siamo sempre più convinti per il sì e ci auguriamo, speriamo e combatteremo affinché vinca il sì”.

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