La moneta indonesiana è crollata ai minimi dal 2009, superando la soglia psicologica delle 12.000 rupie per dollaro
Per i mercati emergenti uno dei rischi più imminenti per la stabilità delle proprie economie e delle valute nazionali è senza dubbio la tempistica con la quale avverrà il ritiro degli stimoli monetari da parte della Federal Reserve. Per capire quanto sia elevato il rischio di un crollo di questi mercati, nel momento in cui la FED dovesse dare il via al cosiddetto tapering, basta ricordarsi di ciò che accaduto da maggio ad agosto, quando l’istituto monetario di Washington aveva fatto intendere di essere ormai pronto a lanciare il programma di ritiro degli stimoli monetari che dura ormai da fine 2008.
Le borse e le valute di questi paesi furono protagoniste di un brusco sell-off, tanto che diverse monete toccarono addirittura i livelli più bassi di sempre (ad esempio la lira turca e la rupia indiana). A partire da settembre la situazione si è normalizzata, ma da qualche giorno sembra essere tornata la tensione su alcune valute dei mercati emergenti. Tra i paesi più in sofferenza troviamo l’Indonesia, uno dei mercati del Sud-Est asiatico molto influenzati dalle decisioni di politica monetaria della FED. La borsa di Jakarta ha perso oggi quasi un punto percentuale, mentre la rupia indonesiana è crollata ai minimi dal 2009 sul dollaro americano.
Sulla valuta di Jakarta le vendite si stanno intensificando, tanto che il tasso di cambio USD/IDR ha superato quota 12.000 per la prima volta dal 2009. La situazione appare preoccupante soprattutto in virtù dell’asta dei titoli di stato indonesiani denominati in dollari americani andata quasi deserta, considerando che la raccolta è stata pari a 190 milioni di dollari rispetto ai 450 milioni di dollari preventivati. La pessima asta dei bond di Jakarta ha fatto scattare l’allarme, in quanto potrebbe innescarsi un pericoloso circolo vizioso di vendite su borsa, bond e valuta. Intanto, il tasso sul bond governativo indonesiano a dieci anni è salito all’8,6% circa, con una crescita giornaliera di quattro basis point.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
