50 giorni di sofferenza: ecco cosa è successo in India dopo che il Governo ha annunciato la fine del denaro contante.
Sono passati 50 giorni dall’annuncio a sorpresa dell’abolizione dei tagli di banconote più utilizzati in India, una decisione che ha portato l’intero Paese nel caos.
Facciamo il punto della situazione e raccontiamo le conseguenze dell’addio al contante in India ha avuto sulla popolazione e sull’economia indiana.
Quando il primo ministro indiano Narendra Modi ha improvvisamente vietato la maggior parte del denaro contante in India lo scorso 8 novembre, aveva avvertito che eventuali sofferenze sarebbe durate 50 giorni.
In cambio, però, ci sarebbe stata meno corruzione e meno evasione fiscale.
Con il senno di poi, sappiamo che il primo ministro indiano aveva ragione sulle “difficoltà” che si sarebbero generate con la scelta di vietare per sempre alcuni tagli di denaro contante in India.
I cittadini indiani hanno dovuto sopportare una forte carenza di liquidità e lunghe code agli sportelli per le banche nel disperato tentativo di cambiare le banconote senza più alcun valore con nuova moneta. Il cambio delle banconote è stato quasi impossibile da trovare. Alcuni, in risposta, sotto tornati a commerciare con il baratto.
I 50 giorni indicati dal ministro Modi sono ormai passati. Tuttavia, mentre 1,3 miliardi di indiani traumatizzati cercano di riprendersi dalla crisi di liquidità del Paese, permangono delle domande sulla possibilità che l’economia indiana possa fare lo stesso.
Ecco come stanno le cose e come la fine parziale del contante ha trasformato l’India e i suoi cittadini.
India, addio alle banconote, disperazione: cosa è successo
Il governo indiano ha deciso di eliminare le banconote da 500 rupie (circa $7,50) e da 1.000 rupie (circa $15), definendole "pezzi di carta senza valore" ma che, al momento dell’annuncio, costituivano l’86% di tutto il denaro in circolazione nel Paese. Pochi Paesi sono dipendenti dai contanti come l’India.
| %contante eliminato | %transizioni dei consumatori in contante |
|---|---|
| 86.4% | 98% |
La Reserve Bank of India ha erogato nuove banconote da 500 e 2.000 rupie a banche e sportelli bancomat. Ma le scene caotiche sono presto diventate routine, indiani frenetici in attesa per ore solo per avere del denaro per le necessità quotidiane.
Il cambiamento dei contanti è stato ulteriormente complicato dalle nuove banconote emesse dal governo più piccole di quelle che andavano a sostituire. Gli sportelli in India - che sono più di 200.000 - dovevano essere modificati prima di poter erogare le nuove banconote.
Anche ora, i limiti di prelievo giornalieri e settimanali restano in vigore e ci sono ancora lunghe code presso le banche e sportelli bancomat.
Abolizione contante in India: i dati
Il 13 dicembre, tre settimane prima del termine ultimo per depositare il vecchio denaro contante, la banca centrale aveva riferito che circa l’87% delle banconote vietate era stato restituito. Il dato finale dovrebbe essere ancora più alto.
Il passaggio dalle vecchie alle nuove banconote è stato progettato per sfavorire gli evasori fiscali abituati a custodire il denaro in casa. I critici della decisione, tuttavia, sostengono che solo una piccola frazione della quantità enorme di reddito non tassato in India è detenuto in contanti.
Le difficoltà causate al popolo sembrano superare di gran lunga i potenziali benefici.
Il governo e i suoi sostenitori ribattono dicendo che la decisione avvicinerà più gente al sistema bancario e aumenterà il numero dei contribuenti - meno del 3% della popolazione attualmente paga l’imposta sul reddito.
Chi è stato colpito di più
È comune per gli indiani pagare in contanti prodotti più costosi come automobili, gioielli e persino case. Di conseguenza, molti di questi settori hanno subito un duro colpo.
Sfavorito anche il settore manifatturiero, con l’attività industriale per la prima volta in via di rallentamento in un anno.
La crisi di liquidità ha spinto molti indiani a passare ai pagamenti digitali, ma che non neanche un’opzione per i più poveri.
Tra i 1,3 miliardi di indiani circolano solo 25 milioni di carte di credito, e più dell’85% dei 660 milioni di carte di debito viene utilizzato solo per prelevare denaro contante dagli sportelli automatici.
Secondo un report recentemente pubblicato, 233 milioni di indiani non avevano ancora un conto in banca nel 2015.
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