Incentivi per l’assunzione di giovani e donne: i fondi sono inadeguati

Angelo Campus

20/10/2012

Attuazione dell’articolo 24, comma 27, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, di istituzione del Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell’incremento in termini quantitativi e qualitativi dell’occupazione giovanile e delle donne

Incentivi per l’assunzione di giovani e donne: i fondi sono inadeguati

È operativo il nuovo decreto ministeriale per agevolare le assunzioni di giovani e donne, ma l’azione governativa sarà resa poco efficace dai pochi fondi messi a disposizione, soprattutto per i livelli di disoccupazione presenti oggi in Italia. È la classica goccia nel mare.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2012, il decreto interministeriale studiato per queste agevolazioni, firmato dal Ministro del Walfare, Elsa Fornero, è un classico provvedimento straordinario a contenuto economico, che può contare su uno stanziamento pari a circa 230 milioni di euro. Usufruiranno di tali agevolazioni i rapporti di lavoro stabilizzati o comunque attivati entro il 31 marzo 2013 con durata non inferiore ai 12 mesi.

Il Ministro Fornero, in una nota emessa dal Ministero, esprime soddisfazione e sottolinea l’importanza di tali misure per favorire l’ingresso delle donne e dei giovani sotto i trent’anni nel tessuto occupazionale con l’auspicio che le imprese sappiano cogliere l’opportunità offerta dal Governo.

Non tutti però sono d’accordo, in effetti i 230 milioni messi a disposizione dal Governo sono insufficienti rispetto alle dimensioni del problema che si va ad affrontare. Le prime perplessità arrivano dal Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che, in risposta alla nota del Ministro Fornero, si dichiara pronto a rinunciare a tutte le agevolazioni in cambio di una minor pressione fiscale ed un abbassamento del costo del lavoro.

I DATI ISTAT SULLA DISOCCUPAZIONE IN ITALIA E LA POCHEZZA DEI FONDI DATI DAL GOVERNO
Il recente comunicato ISTAT tasso di disoccupazione in Italia, uno dei peggiori in Europa, è del 10.7% (2.744.000 unità) di cui 593 mila sono giovani disoccupati di una fascia d’età compresa fra i 15 e i 24 anni. Calcoli alla mano, i 230 milioni di euro stanziati dal Governo a sostegno dell’occupazione di giovani e donne, basterebbero per stabilizzare 19.166 lavoratori precari o, nella migliore delle ipotesi, se tutte le aziende assumessero nuovo personale con contratto a termine fino a 12 mesi, si avrebbero fondi sufficienti per 76.666 lavoratori, meno del 13% della sola fascia giovani 15-24 anni. I numeri parlano chiaro: cifra irrisoria e provvedimento inadeguato.

La pesante pressione fiscale e l’elevato costo del lavoro non incoraggerà le aziende a sopportare ulteriori oneri per il personale, soprattutto in un periodo di crisi economica che non si risolverà a breve.

IL DECRETO, COME FUNZIONA: SULLE AGEVOLAZIONI PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO
Contributo di 12 mila euro destinato alle aziende private che assumeranno un giovane di età non superiore ai 29 anni o una donna, senza limiti di età, a tempo indeterminato. Tale contributo verrà altresì riconosciuto in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, o per ogni stabilizzazione di rapporti di lavoro in forma di co.co.co/co.co.pro partecipazioni in associazione con apporto di lavoro. Tutte le stabilizzazioni dovranno necessariamente riguardare la trasformazione rapporti di lavoro in essere, o cessati da non più di sei mesi, in un contratto di lavoro a tempo indeterminato sia pure a tempo parziale. L’importo massimo fruibile, per ogni datore di lavoro, è di 120 mila euro.

ULTERIORI AGEVOLAZIONI PER LE NUOVE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO
Agevolazioni anche per le assunzioni a tempo determinato di giovani fino a 29 anni e donne di qualsiasi età. Un contributo di 3 mila euro è riconosciuto per ogni contratto di lavoro di durata non inferiore ai 12 mesi. Si sale a 4 mila euro se il contratto dura almeno 18 mesi. Se il contratto supera i 24 mesi l’agevolazione prevista è di 6 mila euro.

COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO
Sarà l’INPS a gestire le risorse. Verrà attivato un sistema telematico attraverso il quale le aziende inoltreranno le domande e dialogheranno con l’ente. Il contributo verrà corrisposto fino a capienza dei fondi disponibili in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande. Per usufruire del contributo si dovrà tenere conto del Regolamento CE 1998/2006, riguardante la normativa comunitaria sugli aiuti di Stato.

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