In Europa rallenta solo la Germania: sarà recessione?

Violetta Silvestri

28 Gennaio 2022 - 14:56

condividi

La Germania si è contratta nell’ultimo trimestre e il governo ha avvertito di un significativo rallentamento: allerta recessione a Berlino? Intanto, il 2021 si chiude a diverse velocità in Eurozona.

In Europa rallenta solo la Germania: sarà recessione?

Crescono i timori che la Germania possa essere sull’orlo di una recessione per la seconda volta dall’inizio della crisi pandemica: a rivelarlo i dati preliminari del PIL del quarto trimestre 2021.

L’economia dell’area euro ha iniziato il 2022 su basi deboli, con le restrizioni pandemiche che hanno messo a dura prova la fiducia dei consumatori e delle imprese sulla ripartenza.

Un indicatore del sentiment della Commissione UE è sceso a 112,7 a gennaio, il valore più basso degli ultimi nove mesi, guidato dai cali nella maggior parte dei settori e tra i consumatori. Le aspettative sull’occupazione sono diminuite per un secondo mese.

Il rapporto segue le notizie cupe dalla Germania che mostrano che la produzione nel quarto trimestre si è contratta più del previsto. La potenza tedesca è in declino?

La Germania lotta contro la recessione

L’impatto contrastante della pandemia sulle maggiori economie europee si è palesato con nuovi dati che mostrano percorsi di ripresa molto diseguali da Paese a Paese.

La Francia è cresciuta l’anno scorso al ritmo più veloce degli ultimi 52 anni, mentre la Spagna ha superato le aspettative degli economisti.

L’economia tedesca, la più grande d’Europa, ha invece mostrato un’evidente frenata.

I dati sulla Germania hanno sorpreso, con una contrazione dello 0,7% nell’ultimo trimestre dello scorso anno che ha superato la previsione degli analisti dello 0,5%.

Come vsibile nel grafico pubblicato da Bloomberg, solo l’economia tedesca ha avuto un così brusco calo nel quarto trimestre. Il confronto è con Francia e Spagna:

PIL Germania, Francia, Spagna quarto trimestre PIL Germania, Francia, Spagna quarto trimestre

Il PIL tedesco è cresciuto solo del 2,8% nel 2021 e rimane al di sotto del suo livello prepandemico, ha affermato il suo istituto di statistica ufficiale.

Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha dichiarato di aspettarsi un rallentamento della crescita al 2,3% nel 2023. Il Governo aveva precedentemente rivisto le sue previsioni di crescita per il 2022 al 3,6% dal 4,1%.

“Con questo quarto trimestre debole, la probabilità che la Germania si trovi in ​​una vera e propria recessione alla fine dell’anno è aumentata”, ha affermato Carsten Brzeski , capo del settore macro presso la banca ING.

Qualsiasi recessione sarebbe di breve durata, tuttavia, secondo l’esperto che ora vede un’eccezionale ripresa in primavera.

Le interruzioni della catena di approvvigionamento che hanno segnato l’intero anno hanno osteggiato ancora la produzione tedesca negli ultimi tre mesi dell’anno.

La carenza di materie prime e componenti ha colpito duramente il tradizionale fulcro manifatturiero, con il settore automobilistico particolarmente colpito.

Una grave mancanza di semiconduttori, componenti chiave nei veicoli convenzionali ed elettrici, ha visto arresti intermittenti negli stabilimenti automobilistici e ha provocato un calo del 10,1% delle vendite in Germania.

In più, il Paese è alle prese con l’ondata Omicron e il ritmo delle vaccinazioni non brilla.

L’Eurozona trema, fra inflazione, Omicron, venti di guerra

Se l’andamento della Germania è, almeno in parte, lo specchio di quel che sta accadendo in Eurozona l’orizzonte non è roseo.

L’Europa è in ritardo rispetto agli Stati Uniti e al Regno Unito nella ripresa dalla pandemia, con colli di bottiglia nell’offerta che colpiscono la produzione, freni per arginare Omicron che incidono sui servizi e carenza di personale che sconvolge tutte le parti dell’economia.

Il FMI questa settimana ha tagliato le sue prospettive per l’area dell’euro per l’anno e ha avvertito che l’inflazione persisterà più a lungo (il peggioramento c’è stato anche per Cina e USA).

L’impazienza per le pressioni sui prezzi record sta già mettendo alla prova i responsabili politici della BCE, che additano un aumento dei costi dell’energia che non possono controllare.

L’escalation in Ucraina, con USA-Russia ai ferri corti, potrebbe aggravare la crisi del gas, con conseguente e ulteriore impennata dei prezzi e delle bollette.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.