Imu terreni agricoli: oggi, 10 febbraio, è la data ultima imposta da un recente decreto in materia (il 4/2015) per versare quanto dovuto. A far discutere non sono i criteri adottati dal Governo, ci sono in ballo anche le sanzioni, sulle quali non sembra esserci certezza.
Imu terreni agricoli: come ormai tutti gli interessati sapranno, oggi – 10 febbraio – è la data ultima per portare a compimento il pagamento nei termini imposti dal recente dl 4/2015. Coloro che non usufruiscono dell’esenzione, infatti, sono chiamati alla cassa.
Chi non deve pagare l’Imu agricola
A non essere tenuti al versamento oggi sono i terreni agricoli ubicati nei terreni montani o parzialmente montani, nonché i terreni incolti (per il 2014). Con un intervento, nei giorni scorsi, del ministero dell’economia e delle finanze, attraverso la risoluzione 2/2015, è stato anche chiariti i benefici a favore di coloro che possono vantare la qualifica di coltivatori diretti e imprenditori agricoli, anche nel caso in cui cedano in affitto o in comodato i loro terreni.
Chi deve pagare l’Imu agricola
Per i contribuenti che non hanno diritto all’esenzione, va ricordato che per effettuare i versamenti il valore dei terreni su cui calcolare l’imposta è ottenuto moltiplicando il reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1 gennaio dell’anno di imposizione, rivalutato del 25 per cento, per 135. Coltivatori diretti e imprenditori professionali, iscritti alla previdenza agricola, devono invece determinare la base imponibile con un moltiplicatore ridotto pari a 75. L’aliquota è quella di base o, in alternativa quella specifica deliberata dal Comune.
Come si effettua il pagamento
Il pagamento deve essere effettuato con modello F24, utilizzando il codice tributo 3914, o bollettino di conto corrente postale.
Ancora dubbi sulle sanzioni
Ma se, più o meno, come fare a pagare l’Imu agricola è chiaro, molte meno certezze ci sono nell’ambito delle sanzioni. Dopo tutta l’incertezza normativa, i dietrofront e gli interventi del Tar, infatti, è difficile pensare che tutti i contribuenti coinvolti porteranno a termine l’adempimento entro oggi. Gli esponenti del settore, dal canto loro, già chiedono al Governo di evitare ogni possibile multa a carico dei ritardatari, e la Commissione Finanze del Senato è già al lavoro su possibili nuove modifiche al testo di legge.
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