Imu terreni agricoli 2014, Anci dice no a un nuovo provvedimento e propone di ripartire dal 2015

Valentina Brazioli

13 Gennaio 2015 - 09:17

Imu terreni agricoli 2014, la questione rimane nell’occhio del ciclone. Mentre si susseguono le indiscrezioni giornalistiche su un possibile provvedimento che riveda i parametri applicativi proprio a ridosso della scadenza prevista per il pagamento – il prossimo 26 gennaio – l’Anci chiede al Governo di rinunciare al gettito del 2014 e di ricominciare tutto da capo.

Imu terreni agricoli 2014, Anci dice no a un nuovo provvedimento e propone di ripartire dal 2015

Imu terreni agricoli, la situazione si fa sempre più ingarbugliata. Mentre i giornali danno praticamente per certo il tentativo, da parte del Governo, di elaborare un provvedimento atto a cambiare i parametri applicativi dell’imposta, in modo da evitare la bocciatura da parte del Tar del Lazio (ma soprattutto il tanto sospirato gettito fiscale), le polemiche sembrano destinate a non placarsi tanto rapidamente.

Scattano le prime interrogazioni parlamentari

Se i tempi sono più che mai stretti – il tribunale amministrativo laziale si pronuncerà in merito il prossimo 21 gennaio – anche l’esecutivo dovrebbe aver messo il turbo, e sarebbe pronto ad emanare un decreto legge, riveduto e corretto, già nel prossimo Consiglio dei Ministri. Una soluzione che sembra scontentare proprio tutti, a partire dai parlamentari dell’opposizione: è di ieri la presentazione, da parte di Monica Faenzi (deputata di Forza Italia), di un’interrogazione in materia ai ministri dell’Economia e delle Politiche agricole. Davanti all’idea di un’ulteriore provvedimento in materia, a pochi giorni di distanza dalla data di scadenza per il pagamento, la parlamentare forzista non ha esitato a parlare di “dilettanti allo sbaraglio”.

La proposta Anci: azzerare tutto e ripartire dal 2015

Fermare tutto e ripartire dal 2015. E’ questa la proposta dell’Anci, l’Associazione italiana Comuni italiani, nella persona di Massimo Castelli, coordinatore piccoli Comuni. Secondo i sindaci, infatti, l’unica soluzione a questo punto sarebbe di posporre l’obiettivo di reintrodurre l’Imu agricola direttamente nel 2015, dopo un percorso di condivisione delle norme con i territori e le parti sociali. Vista l’esiguità del tempo a disposizione, una soluzione che a molti apparirebbe improntata al buon senso. Difficile, però, fare pronostici sulla sua realizzabilità: così facendo, il Governo Renzi dovrebbe rinunciare a circa 350 milioni di euro di gettito proveniente dall’imposta prevista per il 2014; soldi che sono stati già spesi per finanziare il bonus degli 80 euro in busta paga. A questo punto, quindi, la questione si fa rovente: un folto drappello di parlamentari della maggioranza sembra essere ostile a soluzioni frettolose, e la bocciatura da parte del Tar del Lazio è praticamente una certezza.

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